Varese /Como – Sono dedicate al maestro Piero Cicoli (Urbania 1939 – Varese 2016) le due mostre, unite da un unico titolo “Color vibrante” ospitate rispettivamente al battistero di Velate e nella sede di The Art Company. Nell’esposizione varesina (con inaugurazione domani alle 15.30) si possono ammirare ceramiche e maioliche mentre in quella comasca (aperta da ieri) una serie di olii e acrilici su tela.
Colorista audace nei vivaci contrasti, dalle improvvise accensioni cromatiche tanto reali quanto oniriche, Cicoli è riconosciuto per quel segno incisivo che soprattutto nelle ceramiche pare tanto profondo da tagliare la materia.
L’artista ha lasciato una eredità importante in termini di sperimentazione, produzione e didattica, a testimonianza delle tensioni del mondo dell’Arte alle soglie del nuovo Millennio. La scelta della doppia esposizione permette di coinvolgere le due città Lombarde dove Cicoli è stato docente ampliando così la presentazione degli eccellenti risultati raggiunti negli anni della maturità.
“Artista di solide basi ascrivibile tra gli ultimi Maestri del Colore italiani – precisa la curatrice Carla Tocchetti – ha consacrato il suo impegno al raggiungimento dell’equilibrio perfetto e alla fedeltà al cromatismo come valore assoluto, indagato felicemente in una varietà di supporti espressivi dalla tela allo smalto. Nel percorso mostra raccontiamo il rapido e progressivo svuotamento del significato figurativo, legato alla realtà e al momento, che cede via via il passo agli esemplari astratti della maturità. Sono queste opere, dove non comandano più illusione e precarietà, bensì silenzio e essenzialità, ad aprire secondo Cicoli una possibilità nuova, dove l’intervento dell’Uomo Creatore trova ancora spazio” afferma la curatrice Carla Tocchetti.
Il progetto è promosso da Il Battistero di Velate, Comunità MAMI, e The Art Company Como, con il patrocinio di Comune di Varese e dell’associazione culturale Segreta Isola.
Le mostre potranno essere visitate: al battistero di Velate sino al 30 ottobre con apertura sabato e domenica dalle 11 alle 13 e dalle 15 alle 18. Nella sede di The Art Company a Como in via Borgovico 163 (cortile interno) fino al 29 ottobre negli orari: da lunedì a venerdì 15.30 – 18.30; sabato su appuntamento: scrivere a info@theartcompanycomo.it oppure telefonare al 335.8096546
Biografia
Piero Cicoli, pittore, incisore e ceramista, nasce a Urbania, nelle Marche, il 09 novembre 1939. Inizia la sua attività giovanissimo, guidato da Federico Melis, grande ceramista, docente alla Scuola di ceramica annessa all’Istituto di belle arti di Urbino. Proprio qui Cicoli, nel 1961, consegue il diploma di Maestro d’arte in litografia, avendo per maestro l’incisore Carlo Ceci. Dal 1968 al 1971, compie esperienze in Sardegna, insegnando materie artistiche nelle scuole statali e dedicandosi a una continua ricerca pittorica. Alla fine del 1971, Cicoli si trasferisce a Varese dove insegna, fino al 1994, Discipline pittoriche presso il Liceo artistico statale “A. Frattini” e dove, assieme ad alcuni amici artisti conterranei, fonda il Gruppo Montefeltro, un collettivo di autori uniti da una comune origine e da una condivisa riflessione sul linguaggio stesso della pittura. Nel 1985 l’opera di Piero Cicoli viene raccolta in un importante volume monografico, a cura di Egidio Fiorin, con la prefazione di Roberto Sanesi e un’antologia critica che contempla testi di Corrado Leonardi, Carlo Munari, Giorgio Segato e Domenico Cara. Il libro è pubblicato dalle Edizioni d’arte Antico Torchio di Genova. Nel 1989 è invitato dal Comune di Varese, in occasione di uno scambio culturale con l’Unione Sovietica, a partecipare a una mostra di artisti varesini allestita ai Musei civici di Varese e, successivamente, itinerante in diverse città dell’URSS. Dal 1995, Cicoli è titolare di una cattedra di Pittura presso l’Accademia di belle arti “Aldo Galli” di Como, che conserva fino al termine dell’anno accademico 1999. Dal 1965 Piero Cicoli espone in numerose rassegne personali e collettive nelle maggiori città italiane e su invito a Mosca, Casa Centrale dell’Arte; Museo di Baku ( Azerbaigian); Museo di Tblisi (Georgia). Ha inoltre esposto a Tokyo, Osaka, Ginevra, Detroit, Los Angeles, Miami. Tra i tanti critici che si sono occupati del suo lavoro: Silvio Zanella, Chiara Gatti, Raffaele De Grada, Roberto Sanesi, Silvia Cuppini, Giorgio Seveso, Marco Rosci, Renè Terrier, Giuseppe Rosato, Domenico Cara, Ettore Ceriani, Riccardo Prina, Stefania Barile. Piero Cicoli scompare l’11 aprile del 2016 a Varese. L’archivio, custodito dalla Famiglia, si occupa di conservare, valorizzare e promuovere la sua vastissima ricerca.