Nei territori tra still life e fashion esiste una generazione di fotografi, tra i 40 e i 50 anni che a seguito di svariate presenze su prestigiose riviste di moda si convincono di avere acquisito la levatura di “autore” lanciandosi in ardite interpretazione di tutto ciò che passa loro davanti all’obiettivo.

Riesce difficile comprendere come la fama di alcuni sia stata oggetto di accelerazioni esponenziali tanto da veder loro dedicate mostre in spazi di tenore internazionale.
Probabilmente, come sosteneva Umberto Eco, quattro decenni or sono, nei confronti di certi autori mediocri si mette in moto un effetto domino alimentato da una voce autorevole alla quale altri si accodano.
Si spera nessuno abbocchi all’amo messo in atto dalla gigantografia di un formato per rendere straordinario un soggetto scontato.
Eccoci, la gigantografia di un corpo nudo di donna con tanto di pancione cosparso da un impasto verde accoglie il visitatore in “She” mostra fotografica in corso presso la Galleria Carla Sozzani di Vivian Sassen (Amsterdam 1972) con studi alla Fashion Design a Utrecht al Ducht Art Institute di Atelier Arnheim; premi e riconoscimenti come l’Infinity Award dell’ICP di New York e il premio nazionale olandese Prix de Rome nel 2007.
In “She” i nudi si sprecano in una stravista serie di corpi femminili ripiegati su se stessi e imbrattati di colori vari, seguono geometrie urbane di trita fattura, un buco in un prato, una serie di catini di plastica accanto a panni stesi.
Sul comunicato stampa, in merito sull’operato dell’autrice appare la seguente frase: “…da più di vent’anni esplora con il suo lavoro ambiti differenti nella moda, nel ritratto, nelle arti visive…”, l’augurio è che trovi qualcosa.

Vivian Sassen – “She”, Milano, Galleria Carla Sozzani, Corso Como 10, fino al 12 novembre. Orari:tutti i giorni 10,30-19,30; mercoledì e giovedì 19,30-21

 

Mauro Bianchini