Trasferta romana – E' destinata ad museo ma non è una delle loro ben note sculture. Di cosa stiamo parlando? Si tratta della novità firmata Capozza e Fedeli, il duo di scultori di Viggiù non nuovo a riconoscimenti nel resto d'Italia. A sbarcare a Roma non è, infatti, una loro scultura, ma un oggetto di design che parteciperà all'iniziativa DAB Roma – Design per Artshop e Bookshop – che avrà luogo al Palazzo delle Esposizioni di Roma, dal prossimo 10 aprile. La mostra presenta i prototipi ideati da 54 giovani designer, selezionati tra tutti i candidati ai concorsi nelle edizioni modenesi DAB1 del 2006 e DAB2 del 2008. Tra i giudici di allora anche Angela Vettese.
Design per il museo – Dab nasce, infatti, nel 2006, da un'idea dell'Ufficio Giovani d'Arte del Comune di Modena, con l'intento di incentivare i giovani artisti a realizzare oggetti d'arte e di design da destinare agli spazi commerciali dei musei e, nel contempo, di individuare aziende specializzate nel settore, interessate al progetto, che gestiscano in un secondo momento le fasi di produzione e distribuzione dei prodotti. DAB fa parte del più ampio progetto triennale "DE.MO. – sostegno al nuovo design e alla mobilità", volto a sostenere la creatività giovanile. L'iniziativa romana vuole essere una vetrina per questi prototipi e per i suoi giovani autori e un richiamo efficace per le aziende del territorio attive nel settore del prodotto museale.
L'opera secondo loro – Il prototipo ideato da Capozza e Fedeli è uno di quelli selezionati tra i partecipanti alle scorse edizioni. Presentato nel 2006 a Modena, sicuramente si discosta nei materiali dalle opere cui i due scultori ci hanno finora abituato. "La scultura spesso sfocia nel design – dichiara Maria Rita Fedeli – e non è la prima volta che ci accade di improvvisarci anche designers. Solo che magari queste opere non le esponiamo, sono più rivolte alla vendita, anche se ovviamente realizziamo solo pezzi unici". A Roma giungerà, quindi, "Bubo shot", una lampada in vetroresina trasparente che ricorda le forme organiche delle loro sculture, accompagnata da un portalampada gemello (103x26x24cm).
Orgoglio varesino – La coppia di artisti ancora una volta si aggiudica il merito di rappresentare l'arte varesina in Italia e con questa iniziativa rivela anche un animo plasmabile nell'adattare il proprio lessico scultoreo a questa nuova tipologia di prodotti di design che, seppur destinati alla zona più commerciale del bookshop, costituiscono senz'altro una nuova arte "da museo".