Gallarate, Museo MA*GA. Armin Linke è stato chiamato a testimoniare l’eccezionalità di una comunità che decide di affidare a un grande artista, Claudio Parmiggiani, la realizzazione dell’altare e dell’ambone della Basilica Santa Maia Assunta di Gallarate. Partendo dalla complessità del processo creativo, Linke indaga la concreta simbologia della mensa nel quotidiano di una comunità pastorale.
Conosciamo meglio questo fotografo e regista di fama internazionale. Nato nel 1966 e attivo fra Milano e Berlino, Linke combina una vasta gamma di tecnologie contemporanee di editing dell’immagine per esplorare i confini fra finzione e realtà. Le migliaia di immagini da lui realizzate e presentate in riviste, libri e spazi espositivi, costituiscono una sorta di archivio infinito dei paesaggi naturali segnati dalla presenza dell’uomo e creano una sorta di atlante delle metamorfosi e delle trasformazioni in corso del pianeta. Come le fotografie, i suoi video e film esplorano le relazioni fra spazi, corpi, la loro percezione e le frontiere fra reale e fiction.
Grazie al suo lavoro sul suo archivio fotografico personale e su archivi storici, Linke si interroga e scardina le convenzioni della pratica fotografica mediante un crescente interesse per l’istallazione, la mostra e l’uso sociale della fotografia. Linke è stato Research Affiliate presso il Visual Arts Program Cambridge al MIT, guest professor presso la facoltà di Design e Arti dell’università IUAV di Venezia ed è attualmente professore presso HfG Karlsruhe. Fra le mostre più recenti si segnalano Carlo Mollino – Maniera Moderna, Haus der Kunst, Munich (2011) or The Body of the State, MAXXI, Roma. Nel 2012 ha partecipato alla 13esima Biennale di Architettura di Venezia con tre progetti e co-curato Double Bound Economies, mostra presentata a Leipzig, Ginevra, Zurigo e Berlino. Fra 2013 e 2014, Armin Linke, con la collaborazione di Territorial Agency e Anselm Franke ha concettualizzato la serie video e mostra Osservatorio Anthropocene presso l’ Haus der Kulturen der Welt Berlin. Fino all’estate 2016, la sua personale The Appearance of That Which Cannot be Seen è parte della mostra GLOBALE presso ZKM Karlsruhe.2
Nell’esposizione del MA*GA dal titolo Armin Linke. Moltiplicazioni l’artista propone ai visitatori una sequenza di immagini che ricorda un diario di bordo. L’obiettivo? Mostrare gli incontri, i processi da lui documentati durante le riprese fotografiche a Gallarate e a Verona. In particolare a Gallarate, Linke si sofferma sul ritrarre non solo i luoghi ma anche i gesti e i volti. Oltre alle fotografie scattate durante l’inaugurazione dei restauri della Basilica Santa Maria Assunta, il fotografo e filmaker è autore di scatti intimi. Facciamo alcuni esempi: l’immagine che vede protagonista Don Alberto Dell’Orto, colto nell’Archivio storico oppure le due fotografie che si soffermano sulla gestualità nella celebrazione della liturgia della Santa Messa. In queste inquadrature, in cui Linke coglie i momenti della Consacrazione e dell’Elevazione, i particolari fissati dalla macchina fotografica appaiono senza tempo e inducono il visitatore a soffermarsi a lungo. Le moltiplicazioni che l’artista offre inducono proprio ad una osservazione prolungata, perché devono decantare piano piano.
Info:
Armin Linke. Moltiplicazioni (a cura di Emma Zanella)
11 novembre 2018 – 24 febbraio 2019
Museo MA*GA, via De Magri, 1 – Gallarate (VA)
SALE ESPOSITIVE
martedì – venerdì 10.00 -13.00 | 14.30 – 18.30
sabato e domenica 11.00 – 19.00
chiuso lunedì