Sulle rive del Lago – Sabato 17 novembre, gli splendidi ambienti di Villa Frua a Laveno Mombello hanno ospitato i lavori del Convegno: "Il lago Maggiore e Garibaldi", organizzato dalla Società Storica Varesina, dalla Società dei Verbanisti (www.societadeiverbanisti.org) e dal Comune di Laveno. Hanno partecipato al Convegno: Beppe Galli, Fabrizio Panzera, Pier Antonio Ragozza, Marco Tamborini, Gaetana Silvia Rigo, Ettore Brissa. Il pomeriggio è proseguito con la visita guidata ai forti austriaci di Laveno a cura di Giorgia Ceresa. I diversi contributi hanno puntato a mettere in evidenza alcuni aspetti storici inediti e ad evidenziare considerevoli aspetti del periodo Risorgimentale del nostro territorio. Garibaldi, vero palladio della libertà dell'800, è documentato a Locarno l'8 giugno del 1862; ideali mazziniani e sentimenti socialisti di fratellanza in Ticino, società operaie e mito garibaldino tra Varese, Chiasso e Mendrisio, tutto questo e molto altro ancora raccontano i documenti e i dispacci locali.
Risultanze nuove e avvii di ricerca storica – L'intento di questo importante seminario di studi (al quale ha partecipato un vasto e vario pubblico di studiosi e appassionati) è stato quello di portare un significativo contributo a una migliore conoscenza di un nodale periodo storico della Nazione. Anche l'iconografia del Generale Garibaldi ha avuto una diffusione la cui vastità, davvero impressionante, non ha riscontro per nessun altro personaggio della storia italiana. La sua immagine, soprattutto dopo l'Unità, ha circolato dappertutto e a ogni livello, transitando dai media più disparati, dalla pittura alla fotografia, dalla scultura all'illustrazione. In questo senso non colpisce solo la diffusione, ma anche la durata del mito. Questi e altri sono stati i sentieri di ricerca che questa giornata di studio ha voluto percorrere, benché il cammino sia ancora tutto da affrontare e percorrere da quanti si lasciano affascinare dalla Storia.
Da non perdere: appunti in agenda – Giuseppe Garibaldi è stato, per la risonanza delle sue gesta e il fascino esercitato nell'intero Ottocento, la figura certamente più popolare a livello internazionale e quella in cui si è più riconosciuto l'immaginario collettivo nazionale. Una fortuna ribadita anche nella mostra della scorsa stagione presso il Museo del Paesaggio di Verbania Pallanza, una ricca esposizione di oggetti storici quali armi, divise, stampe e dipinti: "Garibaldi sul Lago Maggiore. Personaggi e fatti d'arme fra le due guerre d'indipendenza 1848-1859". Anche in terra varesina le iniziative si moltiplicano e continueranno ancora per tutto il 2007. Prossimi appuntamenti: venerdì 23 novembre, tavola rotonda presso Salone Estense: "Giuseppe Garibaldi, Ernesto Cairoli e la città di Varese"; 24 e 25 novembre "Garibaldi in Valceresio", mostra di curiosi cimeli e documenti garibaldini, presso Foyer sala Regione Lombardia; sabato 24 novembre, ciclo di Conferenze: "Ricordando Garibaldi", presso sala Regione Lombardia (a cura della Società Storica Varesina).
Per chi non si accontenta – A Roma, presso la Gipsoteca del Vittoriano, è visitabile fino al 31 dicembre la mostra "L'Italia di Garibaldi". Ma non è tutto. Genova ricostruisce il mito dell'epopea garibaldina attraverso cinque mostre. Palazzo Ducale, la Galleria d'Arte Moderna, la Wolfsoniana, il Museo del Risorgimento e l'Accademia Ligustica presentano uno spettacolare complesso di opere, dalla grande pittura storica e di genere dell'Ottocento, dalla scultura all'iconografia di propaganda. Temi e immagini che hanno attraversato le culture politiche tra '800 e '900, utilizzati in forma di amplificatori mediatici.
L'Eroe dei due mondi vola a New York – Garibaldi, un mito oltre i confini, si potrebbe dire. I cimeli garibaldini dell'ex presidente del Senato Giovanni Spadolini volano negli Stati Uniti. É l'Istituto Italiano di Cultura di New York ad accogliere per primo (20 settembre – 12 ottobre), la mostra itinerante dedicata a "Giuseppe Garibaldi fra Storia e Mito". Dopo l'esposizione fiorentina, tenutasi a Palazzo Pitti fra maggio e luglio scorso, settantacinque pezzi, fra i più significativi della collezione garibaldina di Spadolini, integrati da opere di varia provenienza, raggiungeranno Istituti Italiani di Cultura e musei dei vari continenti. A New York seguiranno San Francisco e altre città dell'America del Nord, per passare poi agli Stati del Sud America. Dipinti, disegni, stampe e documenti d'epoca evocano gli aspetti internazionali delle imprese del Generale e ne offrono un'esauriente ricostruzione storico artistica. Nel corso del 2008 l'esposizione rientrerà in Europa.