New York – Non appaia strumentale questo scritto, anche se di certo condizionato dalla contingente situazione dove è necessario fare di necessità virtù.
Il rapporto con la Galleria Thomas Erben risale a contatti stabiliti alcuni anni or sono, nel corso di una Biennale d’Arte a Venezia e sempre mantenuti nel tempo.
L’opportunità virtuale di visitare la mostra in corso, impensabile sino a qualche decennio fa, ci permette di avere cognizione dell’attuale scelta espositiva.
Si fonda sul connubio tra forme scultoree e fotografia il lavoro di Yamini Nayar (Detroit 1975) dal titolo “Tre Spazi per Tempo”.
Partendo dall’assemblaggio di materiali quali legno, cartone, gesso, l’artista usando il mezzo fotografico ne rielabora le forme creando strutture architettoniche dall’impianto, allo stesso tempo. imponente e fragile.
Dalla sovrapposizione di configurazioni originali, leggibili in origine, Nayar crea differenti componenti spaziali.
Tempo e spazio si fondono dando vita a rilievi e profondità, a volumi e estroflessioni arrivando al concepimento di architetture futuribili, le cui radici concettuali affondano nei testi risalenti agli anni trenta appartenuti al suo bisnonno, il filosofo Umesh Chandra Bhattachatra vissuto a Calcutta.
Attualmente Yamini Nayar vive e lavora a Brooklyn, New York, sue opere sono presenti in collezioni pubbliche quali l’Art Institute di Chicago, il Guggenheim di New York, la Queensland Art Gallery, South Brisbane, il Museo Kiran Nada, il Museo de Cordova e il Cincinnati Art Museum.
Yamini Nayar – Thomas Erben Gallery – 526 West 26th Street Floor 4. Fino al 28 marzo. Orario: martedì-sabato 10-18
Mauro Bianchini