Milano – E’ in chiusura e merita assolutamente la visita “Lupus in fabula” di Giorgio Vicentini presso Nero 9 Gallery. La mostra, curata da Ilias Cocchi Pontalti, giovane curatore dalle idee chiare, presenta al pubblico una selezione dei recenti lavori del pittore, a cavallo tra astrazione e cromatismo, tra forme e scrittura grafica, che accompagnano lo spettatore in una narrazione visiva vibrante ma al contempo fluida.
“Milano è la città della mia formazione e dei primi incontri nell’epoca post Fontana, dell’arte concettuale”, racconta l’artista Giorgio Vicentini. “Questa è la prima volta che espongo le mie opere in una galleria – ristorante. Ci ho messo un po’ ad accettare, ma poi mi sono fatto convincere. L’idea è nata con il Fuorisalone, un ambito nel quale si sperimenta molto. La galleria si trova proprio in via Anfiteatro, la via che da ragazzo mi portava dal professor Guido Ballo, che insegnava Storia dell’Arte all’Accademia di Brera, un uomo fondamentale per la sua severità, a cui devo moltissimo. Era una persona di altissimo livello, ma anche molto riconoscente, diceva – Devo tutto a Fontana, ho avuto la fortuna di incontrarlo -. Mi aveva nominato Artista dell’anno nell’80 o 81. Per me è stato un grande incoraggiamento, come se mi avesse detto: “Vai, crea!”
“Lupus in fabula” nasce proprio dall’idea di citare qualcosa che rimanda a qualcos’altro, in un continuo concatenarsi degli eventi. Tra questi tavoli, questi piccoli continenti, nelle parole di Giorgio Vicentini, opere, menu e lavoro esposto stanno insieme e dialogano, nessuno sovrasta l’altro.
“La mostra è stata montata togliendo e non mettendo, lasciando solo le cose necessarie.” spiega l’artista. “Ho apprezzato molto l’idea di mettere insieme cibo e arte, due argomenti apparentemente distanti ma avvicinati con grande normalità, in modo molto semplice, rompendo un po’ gli schemi classici del museo e della galleria d’arte. La mostra di oggi mi ha un po’ spiazzato: ho incontrato persone che non avrei mai incontrato e che mi ha stupito per la profondità di pensiero. Occorre questo sforzo da parte nostra: andare nella gente, con la gente. Se non c’è il pubblico che ci guarda, se non siamo nel mondo mi chiedo che senso abbia.”
La lunga ricerca estetica di Vicentini si concentra su elementi pittorici essenziali e il più possibile puri, che organizza in una personale sintassi visiva e dal quale ha origine un’opera dallo spazio profondo e assoluto. La scelta espositiva ricade in eleganti opere in bianco e nero, come i dittici “Appunti di volo” ed “Incontriamoci dove inizia l’orizzonte”, dove ogni linea, interruzione e sua ripresa acquisiscono forza e importanza vitale. “Le opere sono di quest’anno”, spiega Giorgio Vicentini “e sembra siano nate lì. E’ stata per me una bella occasione per misurarmi, tuffarmi tra la gente, incontrare persone che altrimenti probabilmente non avrei mai potuto incontrare“.
Una mostra insolita e affascinante arricchita dai lavori tridimensionali “Angolo privato”, lastre di polifoil plasmate dall’autore che invadono le pareti della galleria in un rapporto con il pubblico visivo e fisico, accogliente ed intrigante, in una perfetta armonia di arte e design.
LUPUS IN FABULA
di Giorgio Vicentini
A cura di Ilias Cocchi Pontalti
Fino al 7 maggio 2018
Nero 9 Gallery
Alessia Zaccari