Legnano vince la sfida – C'è voluto poco più di un anno di studio e di lavoro per riprodurre identico all'originale il mantello dell'imperatore conservato a Bamberga, e per vincere quella che, all'inizio, sembrava una sfida impossibile. Lunedì 28 luglio scorso la copia dell'indumento è stata presentata al pubblico nella Sala Assemblee della Banca di Legnano alla presenza del Sindaco di Legnano, Lorenzo Vitali, e dei responsabili dell'impresa: Banca di Legnano, Collegio dei Capitani e delle Contrade legnanesi, Fondazione Ticino Olona, e Renata Salvarani, storica dell'arte, co-curatrice della mostra "Matilde di Canossa, il Papato, l'Impero", che verrà inaugurata a Mantova il prossimo 31 agosto e che, tra le varie opere, conterà la copia della veste imperiale.
Questioni conservative – Lo scorso anno, la Salvarani e il suo comitato scientifico, attraverso la Banca di Legnano, decisero di commissionare la ricostruzione del mantello alla direzione del Palio legnanese, dato lo stato precario di conservazione dell'originale, che ne impediva l'esposizione in luoghi diversi dalla collocazione attuale: il Museo Diocesano di Bamberga.
Grande perizia tecnica – Il fac-simile è stato portato a termine da un'équipe di disegnatori, ricamatori e sarti, che lo stesso Collegio dei Capitani si è impegnato a
creare attraverso un'indagine di mercato e con la supervisione della Salvarani. "Questo manto – ha sottolineato la stessa storica dell'arte – ha una difficoltà tecnica straordinaria". Una difficoltà ed una perizia tali, da ottenere l'avallo della Soprintendenza di Monaco di Baviera, responsabile della tutela dell'originale tedesco.
Una posizione di rilievo – Il nuovo esemplare sarà valorizzato dalla collocazione di rilievo che la curatrice le ha riservato in sede espositiva: la sala centrale della casa del Mantegna a Mantova. Una posizione che rende merito alla cura e alla sapienza tecnica di tutto lo staff, e che, contemporaneamente, celebra l'importanza di tale opera nel documentare parte della storia europea. Il programma iconografico ricamato in oro su fondo blu, infatti, mette in risalto il potere teocratico di colui che lo indossò, l'Imperatore Enrico II, "sulle cui spalle", ha ricordato la Salvarani in conferenza stampa, "stava l'Universo intero": al tempo del Sacro Romano Impero, il potere si credeva trasmesso al sovrano per investitura divina.
Preziosità itinerante – Terminata la mostra, la copia tornerà alla Banca di Legnano, sua legittima proprietaria, con l'intento di farla girare nelle varie sedi BL, perché, ha precisato il direttore generale Arosio, "quest'opera vuole essere il segno importante della vicinanza della Banca al territorio e alla sua tradizione". Ma la comunità legnanese ne beneficerà doppiamente, dato che un secondo esemplare del mantello, fatto realizzare dal Collegio dei Capitani, verrà fatto sfilare per le contrade della città in occasione del rinomato Palio.