Ultimi giorni per visitare l'interessante antologica che Tradate e Villa Ruffini dedicano a Enrico Girolamo Grigioni, figlio illustre dell città dove nacque nel 1933.
Per la prima volta in mostra l'intero ciclo della sua produzione cinquantennale che trova origine in una gioventù segnata dalla morte del padre e dall'improvviso liberarsi delle energie creative. Un percorso lungo, per quanto come spesso succede ai meno robusti, lontano dalle vetrine dell'arte.
Muove da un piglio accademico e rudimentale nei suoi ritratti, nei paesaggi, nelle sue figure, ora con una particolare attenzione ai modi della pittura lombarda tardo divisionista che andrà via via poi accostandosi, in seguito, ad altri modelli di riferimento, verso l'astrazione, o verso la mediazione tra la mimesi e la sintesi delle forme e ed una maggiore pregnanza del colore.
La maturità che ne consegue è avvertita finalmente anche a livello pubblico. La Bilancia d'argento che ottiene nel 1969 è uno dei riconoscimenti che la sua arte otterrà in quella stagione di più altre concentrata e felice, in cui può senza inibizioni guardare a maestri come Licini, Radice, Rho, fino a risalire alle sorgenti dell'astrattismo di Piet Mondrian e in cui non di rado sperimenta anche le possibilità della scultura.
Da lì in poi sarà un percorso di sperimentazioni, tra tentazioni optical art, riferimenti pop, ai bricolage-collage, all'uso del tessuto in una inesauribile verve che non dimentica però l'impegno costante per la sua comunità e la sua famiglia. Enrico Grigioni muore tuttavia, colpito dal male oscuro della depressione, all'ospedale di Gallarate, a 72, nel 2006.
Enrico Grigioni – Un mondo pieno di colori
Villa Truffini
Tradate
31 marzo – 15 aprile
da lunedì a venerdì: 16.30-18.30/sabato e festivi: 10.30-12.30/16-19