La forza di volontà – Ottantacinque anni e una gran voglia di fare. Una mente creativa in continua evoluzione quella di Paolo Schiavocampo artista che è ospitato al Parisi Valle fino al 20 settembre. Un'antologica che ripercorre le tappe di un maestro eclettico, amante della pittura e un pionere della scultura. Affezionato alla tela Schiavocampo produce negli anni Cinquanta opere che hanno reso famoso il suo linguaggio, allora prossimo a quello del Realismo esistenziale, ma nella seconda metà del secolo decide di rinnovarsi aprendosi a nuovi orizzonti stilistici e tecnici. Nella mostra curata da Claudio Rizzi si avverte questo passaggio e se ne coglie il senso, attraverso numerose opere che coprono l'intera attività dell'artista.
Proprio il direttore del museo di Maccagno, in un'intervista, ci porta alla scoperta di questa nuova proposta espositiva.
Claudio Rizzi cosa troveremo esposto a Maccagno?
"La nuova mostra che inaugura sabato 25 luglio al Parisi Valle è una personale di Paolo Schiavocampo intitolata Angeli al confino. Una ricca esposizione che comprende una quarantina di opere dell'artista dando ampio spazio alla sua ultima produzione. E' strutturata sull'attualità, anche se alcuni pezzi storici saranno introdotti nel percorso per dare una visione totale dell'attività di Schiavocampo".
Come mai ha scelto di esporre la produzione più attuale e non quella storica?
"Io credo che sia un brutto vizio, anche da parte del mercato dell'arte, quello di soffermarsi su una parte sola dell'attività di un artista. Quella più quotata. Nel nostro caso si tratta ovviamente degli anni Cinquanta e Sessanta dove Schiavocampo è visto come uno dei grandi. Ma io penso che l'attualità sia altrettanto interessante. Non bisogna chiudersi e celebrare solo le opere del passato".
Schiavocampo è un maestro che alterna varie fasi nel suo lavoro, quali sono i passaggi fondamentali nell'evoluzione della sua arte?
"Penso che il cambiamento principale avvenga negli anni '70 quando cambia linguaggio, lascia il realismo esistenziale del paesaggio, della citta che risale o 'che sale', per dirla alla Boccioni; lascia l'architettura e la visione dell'abbandono e inizia ad interiorizzare la realtà. La sua pittura diventa ricca di suggestioni; anche se spesso è facile trovare qualche riaffioramento del figurativo quello che si vede oggi è il mondo poetico di quest'artista. Poi negli anni '70 e '80 si avvicina alla scultura e inizia a praticarla come unica arte. La pittura viene ripresa da Schiavocampo solo negli anni '90. In mostra ci saranno, molto interessanti, i cementi: opere a metà tra pittura e scultura dove finalmente ha trovato un unione, una chiosa".
La mostra ha visto la collaborazione diretta dell'artista. Un'occasione, per lei, di trovarsi fianco a fianco con un maestro.
"Paolo Schiavocampo è uno splendido ottantacinquenne. una persona piena di brio, molto in gamba che non smette mai di mettersi all'opera e di dare fogo alla sua continua creatività. E' una persona d'estrazione culturale classica, se si vanno a vedere le sue opere sembrano più legate all'antichità che non all'attualità. Ma ha un bagaglio culturale enorme, anche di conoscenza diretta con colleghi artisti come Spagnulo, Scarpitta e la grande generazione degli anni'50 a Milano. Negli anni '70 era già famoso, aveva ricevuto importanti premi, poi a seguito di delusioni personali legate alla politica, alla filosofia esistenziale ha allentato un pò il lavoro. Oggi l'abbiamo riscoperto".
"Paolo Schiavocampo.
Angeli al confino"
Civico Museo Parisi Valle, via Leopoldo Giampaolo, 1Maccagno (VA)
26 luglio – 20 settembre 2009
orari: giovedì, venerdì, sabato, domenica e festivi 10.00 – 12.00 / 15.00 – 19.00
ingresso: € 2.60, ridotto € 1.60
Inaugurazione sabato 25 luglio 2009 ore 18.00