Tra i nomi prestigiosi – Dopo due anni di lavoro la collezione permanente del design italiano della Triennale di Milano avrà una sede museale. Unica in Italia per qualità e quantità del patrimonio oggettuale che la compone, la collezione ha costituito la base per esposizioni ospitate in Triennale e in tutto il Mondo. I pezzi conservati sono testimonianza dell'eterogeneità della storia del design italiano, delle innovazioni e delle sperimentazioni che lo hanno reso celebre e riconoscibile, attraverso le sue creazioni e i suoi grandi maestri. Costituita e aperta al pubblico nel 1997, la collezione conta oggi centinaia di pezzi storici ai quali si aggiungono tutti gli artefatti comunicativi che hanno costruito nel corso dei decenni l'immagine della Triennale e il suo rapporto con il pubblico. La filosofia che anima la collezione punta a incrementare gli oggetti disponibili attraverso la creazione di una rete che mette in connessione e valorizzi i vari "giacimenti" presenti sul territorio. Ed oltre alle opere milanesi verranno aggiunte anche lavori fuori provincia. Il nuovo polo museale è riuscito a creare questa rete di giacimenti del design, che risulta come una sorta di mappatura italiana dell'evoluzione di quest'arte. Nella rete, anche due realtà museali della provincia di Varese: il Museo Internazionale di Design Ceramico di Laveno ed il Museo Bertoni di Varese.
Varese c'è – Lo spazio varesino dedicato a Flaminio Bertoni continua nella sua corsa e macchine a parte, di strada ne sta facendo davvero molta. L'abbiamo visto al MART di Rovereto come ospite della mostra Mitomacchina terminata a maggio ed ora quest'importante collaborazione. La direttrice Erika La Rosa ha spiegato gli aspetti positivi di questa adesione: "Nell'immediato presso il Museo del Design verranno presentate le singole realtà che compongono la rete dei giacimenti: verranno forniti la storia e le informazioni utili al pubblico. La sinergia continuerà attraverso la creazione di un portale web, tramite lo scambio di materiale per eventuali mostre e con la collaborazione in occasione di eventi". Continua La Rosa: "Lo scopo del museo Flaminio Bertoni è quello di conservare, studiare e catalogare il materiale, ma soprattutto valorizzare e far conoscere il più possibile il designer varesino". Ma la responsabile non ha mancato di rivelare una succosa anticipazione: "Il prossimo anno ci sarà un'importante mostra al palazzo delle Esposizioni di Roma e saranno presenti nella capitale anche una serie di disegni del museo Bertoni". Rovereto, ora Milano e poi Roma, passi davvero significativi per allargare l'orizzonte del museo varesino.
Per il museo di Laveno, che ha già di nome affinità col design, la situazione è diversa. Renata Castelli che ne è presidente ha sottolineato come in realtà non siano conservati oggetti di design nel museo. La collaborazione con la Triennale sarà infatti più che altro occasione per allargare i confini, sprovincializzando questa realtà lacustre, magari programmando iniziative comuni.
Il nuovo museo – Il museo del design avrà sede presso la Triennale di Milano, con un ingresso autonomo, dove sono già presenti la Biblioteca, l'Archivio Storico e il Centro di Documentazione. La storia del Design Italiano sarà presentata non solo attraverso un paesaggio domestico di oggetti ma anche tramite un contributo filmico-architettonico di Peter Greenaway – Che cosa è il Design Italiano – e di registi italiani che interpreteranno le ossessioni del disegno industriale. A dirigere il museo è stata chiamata Silvana Annicchiarico che da nove anni è il conservatore della collezione permanente e che da sei è responsabile del settore design della Triennale.