Il via ai lavori – E' toccato ad Emilio Corti – docente di discipline pittoriche al Liceo artistico "Frattini" introdurre i propri ragazzi (gli studenti della classe III B ad indirizzo figurativo) e i giovani artisti al lavoro rispettivamente di tutor e di allievi. Il soggetto da rappresentare con qualsiasi mezzo grafico, messo a disposizione dal museo, era quello dell'albero, "un tema apparentemente banale", ha dichiarato lo stesso professore, "ma di non così facile esecuzione, che lo stesso Piccio predilesse nei suoi paesaggi". I più grandi si sono posizionati davanti a dei cavalletti professionali, ai quali erano stati appesi dei fogli da disegno, mentre i più piccoli hanno dato libero sfogo alla fantasia seduti a dei tavolini, sperimentando quanti più materiali possibili per realizzare degli alberi che fossero rappresentati in condizioni atmosferiche e stagionali differenti. Gli allievi del Liceo si sono invece dati da fare per seguire gli "artisti" e per realizzare dei murales ai quali fissare successivamente le creazioni dei disegnatori.
Conferma di quanto anticipato – Nel giro di circa due ore le opere sono state completate dagli accademici in erba, confermando quanto emerso durante lo svolgimento dei
laboratori: i ragazzi hanno dato prova di essere all'altezza della situazione e di riuscire a distinguersi come bravi disegnatori. Lo stesso Corti si è compiaciuto d'essersi trovato davanti ad allievi preparati e talentuosi, e a tutor che si sono distinti per la capacità di insegnare egregiamente a giovani di età diverse, benché per loro fosse la prima volta. Il compiacimento si è riscontrato anche negli organizzatori, felicissimi dell'andamento generale dell'attività didattica e in particolare di questa giornata, ma soprattutto nei ragazzi che vorrebbero si ripetessero più spesso iniziative simili, come dichiara Alessio, un ragazzo della classe III del Liceo Linguistico di Varese: "attività come questa possono aiutare uno studente a scegliere cosa fare da grande. Io per
esempio frequento un linguistico, ma all'Università vorrei studiare storia dell'arte, e poi esperienze come questa sono intriganti, spezzano la solita routine della scuola".
La premiazione – A premiare i giovani artisti e i loro tutor con degli attestati, ricordo dell'esperienza vissuta a Masnago, sono stati l'Assessore ai servizi educativi del Comune di Varese, Patrizia Tommassini, e il direttore dei Musei civici, Alberto Pedroli, che si sono congratulati con tutti i ragazzi e con quanti hanno reso possibile la buona riuscita di questa inedita manifestazione, rimarcando l'una il piacere nel vedere come ci si prodighi nel far apprezzare l'arte anche ai più giovani, l'altro sottolineando la propria contentezza nel lasciare a breve un museo, come quello di Masnago, che è riuscito a tessere uno stretto rapporto con il territorio grazie all'attività didattica, assolvendo dunque a una delle principali funzioni di una realtà museale, quella di educare.