Fermata obbligatoria – Un foro di una serratura che invita a sbirciare, a guardare oltre, Oltre lo sguardo appunto, come si intitola la mostra. A Villa Truffini, si è inaugurata sabato 15 settembre la mostra che vede protagoniste cinque giovani varesine a confronto sul tema del paesaggio.
Un tema classico, già visto, con il quale però ogni artista, nel proprio cammino, si sente di esprimersi; una fermata obbligatoria insomma, affrontata con la sapienza e la sensibilità di chi l'arte oltre a produrla l'ha ben studiata, analizzata e somatizzata.
Compagne di strada – Queste cinque giovani artiste, amiche e compagne di studi artistici, tutte hanno frequentato l'Accademia di pittura A.Galli di Como, si cimentano quindi nell'interpretazione di ciò che la natura crea cercando di fissarlo, ognuna a proprio modo e secondo la propria sensibilità, su un sopporto vuoi che sia una tela, un pannello o una tavola di legno recuperata. A osservare bene le ragazze, le loro mani e le loro movenze si potrebbe quasi , senza saperlo, riuscire ad attribuire a ciascuna le sue creazioni attraverso uno sguardo approfondito dei i colori, dei materiali e dei formati che hanno scelto per realizzare le opere. Colori forti e pieni, abbinamenti audaci, linee orizzontali rimarcate dal formato della tela, dove si intravedono a volte pennellate a volte colature.
La veterana "pignola" – Le opere di Fiorella Limido, veterana ormai di parecchie esposizioni personali e collettive , le ultime delle quali al Chiostro di Voltorre e alla Biennale di Arsago Seprio, sono così, colori a olio e collage ti lasciano intendere un paesaggio, forse più interiore o sognato piuttosto che reale, fatto di roccie, di terra e di cielo. Tutto pignolamente ben calibrato e dosato.
Lungo le spaccature – Nelle mani di Paola Robbiani si concretizzano invece paesaggi da toccare, che escono dalla superficie piana del supporto attraverso l'uso di pezzi recuperati; un ramo, una corteccia, una foglia secca. Elementi che richiamo l'albero, figura importante per Paola, come simbolo di unione e proiezione della terra verso il cielo e viceversa. La natura interpretata, respirata e raccolta; ci si ritrova così ad osservare paesaggi riconoscibili ora verticali lungo la spaccatura di una tavola di legno, ora orizzontali come a perdersi lungo una linea
di un paesaggio possibile.
La modernità della più piccola – Arianna Colombo, la più giovane del gruppo, forse la più legata al mondo dei media, alla modernità, si esprime su questo tema realizzando pannelli e serie di piccole tele mescolando e contrapponendo elementi naturali a richiami di contemporaneità. Colori freddi, materiali applicati, collage, segni grafici e parole; come uno scatto fotografico rielaborato o una serie di fotogrammi una foglia nel suo fluttuare nell'aria diventa l'immagine ritagliata di un edificio, il giorno si fa notte e il sole lascia il posto alla luna. Queste opere, dove è chiaro il voler affiancare gli opposti, sembrano quasi esprimere un senso di disorientamento moderno verso la quotidianeità. Il paesaggio e la natura, ciò che l'uomo non ha modo di creare, contrapposto al nostro vivere quotidiano, alle nostre leggi alle nostre parole.
Passaggi chiaroscurali – Daniela Parolin ci apre la finestra per vedere attraverso i suoi quadri, come attreverso i suoi occhi, degli scorci che potrebbero essere nella nostra memoria. Privi di elementi riconoscibili, di frammenti di passaggio dell'uomo e con una forte predominanza dell'elemento cielo, rispetto alla terra e al mare, il paesaggio è per lei interpretazione emozionale
di ricordi. Uno studio mai banale di sfumature di colore intenso, quasi fino arrivare alla monocromia, e di stesure uniformi con ridotti passaggi chiaroscurali.
Espressionismi – Grandi dimensioni per le opere di Marilena Presti. Quasi una lente di ingrandimento sulla natura, per questi paesaggi che ricordano tanto le produzioni artistiche espressioniste del XX secolo.
Pennellate frenetiche, materiche, intense e cariche di colori quasi per aver paura di perdere l'attimo, quasi per cercare di cogliere il continuo divenire di essa. Talmente presa dalla natura e dal suo voler trasmettere la sua interpretazione, Marilena dipinge di getto, senza disegno preliminare, con poco chiaroscuro, e facendo emergere con luminosità alcuni elementi come fiori e piante.
Oltre lo sguardo
Villa Truffini – Tradate
fino al 30 settembre
Domenica: 10-12; martedì-giovedì-sabato-domenica: 16-19
Venerdì-sabato-Domenica:20.30-22.30