Il viaggio a Roma – Nuovamente presente in una importante esposizione, Giovanni Carnovali detto il Piccio sembra ripercorrere con le sue opere alcune importanti tappe della sua vita, fra le quali i viaggi a Roma, nel 1831 alla ricerca dei classici, nel 1845 come documenta un suo tacquino di disegni datato e firmato, nel 1855 con l'amico Faruffini.
L'Ottocento sorprendente – "Ottocento, dal Canova al Quarto Stato", allestita a Roma presso le Scuderie del Quirinale, è una mostra dedicata alla pittura dell'Ottocento in Italia, che racconta la nostra storia in una prospettiva di grande arte europea. In un secolo in cui l'Italia lottò per conquistare la sua libertà e l'indipendenza nazionale, ma perse l'antico primato di terra di civiltà e cultura che aveva dominato il mondo, la Mostra di Roma rappresenta una grande sfida che mette in risalto quanto moderno, e sorprendente sia stato il nostro Ottocento.
La trasformazione dei generi – Le opere presentate, a partire dalla grande stagione neoclassica e napoleonica, attraversano il periodo romantico, le ricerche macchiaiole e l'impegno naturalista, per arrivare alle inquietudini scapigliate e simboliste di fine secolo, segnando la trasformazione dei generi. Cambia anche il modo di
vedere e rappresentare la realtà, elaborata ormai fuori dalle Accademie, negli studi degli artisti e nelle sale espositive, sempre con nuove sperimentazioni.
Il Piccio tra i grandi – Gli strepitosi ritratti, i sensuali nudi femminili, le opere divenute proverbiali come "Il bacio" di Francesco Hayez, le malinconiche scene familiari, i paesaggi illuminati da particolari effetti di luce, la narrazione di eventi storici passati o contemporanei analizzati con moderna introspezione, testimoniano la grandezza e modernità, assolutamente europee, di una grande stagione della pittura italiana. Appiani, Hayez, Segantini, Morbelli, Nomellini, Previati, Induno, Lega, Pellizza da Volpedo sono solo alcuni dei nomi dei protagonisti di questo secolo complesso, presenti in questa mostra con capolavori indimenticabili, accanto al Piccio rappresentato da quattro opere significative del suo percorso pittorico: "Aminta rinviene tra le braccia di Silvia" opera romantica che rivela le seduzioni di una bellezza contingente e moderna; la Pala di "Agar nel deserto" pittura biblica di atmosfere e sentimenti resi attraverso una raffinata scala cromatica; il famosissimo "Ritratto della Contessa Anastasia Spini"
nel quale il Piccio riesce a dare alla bruttezza del reale una straordinaria dignità e il "Ritratto del Conte Manara" accompagnato dal giovane e garbatissimo servitore nero, raffinato esempio di un realismo cortigiano volutamente sofisticato.
Il piacere dell'Associazione – Il piacere che suscita la visita di tanti capolavori è dovuto anche ad una scelta espositiva molto curata nelle luci, nelle didascalie facilmente leggibili, nella collocazione in spazi adeguatamente ampi, che rendono il percorso sempre coinvolgente e affascinante.
L'Associazione Culturale "Amici di G. Carnovali detto il Piccio" onorata per questa ennesima testimonianza della grande importanza attribuita all'artista montegrinese, invita tutti coloro che possono recarsi a Roma a visitare la Mostra presso le Scuderie del Quirinale. L'esposizione resterà aperta fino al 10 giugno 2008.