Animali in libertà – Animali realizzati con plastica, carta e oggetti vari, tutti recuperati nei luoghi dove non dovrebbero essere. La spazzatura che invade i boschi e le strade, crea nuove creature. Strutture architettate all'interno e semi trasparenti all'esterno. Cagnolini da passeggio di cui si vedono le ossa – stranamente identificate con bacchette di un vecchio ombrello – alligatori a grandezza naturale che attendono lungo la strada. Giraffe dal lungo collo estrapolate dai safari e messe su un antico acciottolato, cinghiali – gli stessi di cui la Toscana cerca di liberarsi – entrano ed invadono un borgo delle colline senesi. Una modernissima arca di Noè che culmina con un cavallo, lo stesso che a Troia ingannò i nemici e qui invece accoglie chi arriva a Palazzo. I plasticoni di Mariano Pieroni entrano di Radicondoli, in provincia di Siena e occupano la loro tana dove rimarranno per ben due mesi. La decima rassegna internazionale di scultura ha voluto premiare lui, questo artista, toscano, residente a Solbiate Arno. Un'invasione pacifica e destabilizzante che farà sorgere interrogativi e stimolarà la curiosità di chi, abituato alla perfezione storica ed architettonica del borgo troverà degli insoliti personaggi.
Spazio da modellare – "Mi piace quest'operazione di straniamento che crea Mariano Pieroni, è un'estemporanea che invade l'ambiente, è un'espressività educata, ma è pattume!" Francesca Marianna Consonni, che curerà l'evento senese sottolinea quest'aspetto dei plasticoni che una volta a contatto con il pubblico porteranno a riflessioni, curiosità e
straniamento. La curatrice sottolinea anche l'aspetto ossessivo degli oggetti di Pieroni, una ricerca continua sugli animali, la loro produzione e riproduzione stando a contatto col materiale, provando, riprovando, costruendo e sperimentanto. "Pieroni scolpisce lo spazio, la scenografia senese è per lui uno spazio da modellare" continua Francesca Consonni. Il lavoro dello scultore toscano si inserisce a pieno titolo nella contemporaneità: l'arte attuale vive di continuo rapporto e scambio tra architettura e scultura.
Paese dei balocchi – La statua, intesa come opera plastica in senso classico, è entrata in disuso ed è sostituita da esperienze che includono una forte componente semantica; nel caso di Pieroni di denuncia e presa di coscienza della situazione attuale e sul consumismo che caratterizza le società occidentali. "Ho lavorato per anni con marmo, bronzo, ferro, ceramica. Il materiale che uso ora deriva da una scelta ben precisa: far pensare la gente. Non faccio il sociologo, ma nelle mie opere si trovano molti segni che hanno una valenza simbolica importante" ci spiega l'artista. "Il materiale plastico è a volte intero con visibile la marca del prodotto, assemblo creando giochi di colore ben pensati, come fa il maketing. Sono segni che rimandano al clima del paese dei balocchi, metafora del nostro sistema".
Coordinatore dell'evento è il noto critico d'arte Gilberto Madioni, assessore alla cultura Daniela Brunetti e sindaco di Radicondoli Luciano Cillerai.
DIPINTI – SCULTURE PORCELLANE – PLASTICONI
Dal 12 luglio al 14 settembre 2008
Radicondoli, Palazzo Bizzarrini
Inaugurazione – sabato 12 luglio ore 17:00
www.marianopieroni.it –