Cittadino benemerito – Un riconoscimento finalmente anche per l´arte: non solo associazioni di solidarietà e personaggi del sociale, che meritano molto di più di una targa, ma anche il mondo dell´arte, della musica, della cultura ha avuto il suo piccolo istante di notorietà cittadina: domenica scorsa infatti il sindaco di Castellanza, Fabrizio Farisoglio, ha consegnato all´artista Giancarlo Pozzi la prestigiosa benemerenza civica, nell´ambito della festa patronale di San Giulio. La cerimonia si è svolta sul palco del teatro di via Dante: sullo sfondo i grandi quadri di Pozzi, unici e straordinari, alcuni di quali sono stati anche ispirazione per le copertine dei libretti dei concerti di Natale della Banda Santa Cecilia, premiata anch´essa con una benemerenza, per i sui 100 anni di storia e l´impegno profuso per i giovani.
Commosso ed emozionato – L´artista Pozzi, visibilmente emozionato, non si aspettava questo riconoscimento. Sul palco, gli occhi lucidi, davanti a un primo cittadino sorridente, ha voluto dedicare questo premio alla moglie, per la costanza con cui gli è stata vicina in tutti questi anni e per avergli consentito di vivere dipingendo. Un grazie così delicato e amorevole da suscitare un applauso accorato. Da anni Pozzi vive e lavora in città, nonostante abbia girato il mondo, in Castellanza, ha detto, "ho trovato quella tranquillità perfetta che mi serve per dipingere. E´ questo il mio luogo ideale, e non me ne sono andato neanche quando altri mi hanno offerto di trasferirmi all´estero", in particolare a New York."
Una vita e una produzione intensa – Pozzi nasce nel 1938 a Castellanza. Inizia a dipingere giovanissimo e fa diversi mestieri: falegname, modellista, disegnatore per tessuti. Nel 1961 entra come calcografo nel laboratorio dell'editore d'arte Giorgio Upiglio, dove ha l'opportunità di lavorare fianco a fianco con artisti di fama internazionale come Giacometti, Lam, Alekinsky, Baj e più avanti anche Marini, Fontana, Vedova, De Chirico e tanti altri. Le sue opere sono esposte in mostre internazionali a Montevideo, Stoccolma, Amsterdam, Hong Kong, L'Avana, Tokyo, Praga e in molte altre parti del mondo. Nel 1970 il matrimonio con Ausilia Colombo e nel '72 la decisione di dedicarsi esclusivamente al lavoro di pittore: la casa di Castellanza diventa il suo unico atelier, salvo alcune collaborazioni con lo studio di Upiglio. Ha al suo attivo 94 mostre personali in Italia e all'estero. Ha eseguito inoltre opere di grandi dimensioni in mosaico, vetrata, ceramica e bronzo per edifici pubblici e privati. Sue opere figurano in importanti musei in Italia e all'estero. Da ultimo, ha realizzato tre opere per le Olimpiadi di Pechino.