Quello che non ho è quel che non mi manca – C'era tutta la sua vita, tutte le cose importanti riunite intorno a sè, per festeggiare con qualche giorno di anticipo i suoi novant'anni: la sua creatura, innanzitutto, il suo presepe di radici che ha fatto a modo suo il giro del mondo; la moglie Alda, tutta una vita accanto; e la comunità della Valtravaglia, che si è data appuntamento nella chiesa di Bosco, per celebrare come si conviene Fermo Formentini. In centinaia erano presenti il primo giorno del 2009 presso la sala del Presepe di radici, nella Chiesa parrocchiale dell'Annunciazione.
I garanti – In una atmosfera di commozione, l'artefice della singolare creatura dei boschi è stato invitato dall'Associazione "Amici del Piccio" in collaborazione con la Proloco di Montegrino. L'occasione per riparlare del suo capolavoro e per ufficializzare la consegna del presepe alla Chiesa di Bosco. Grazie infatti all'impegno dell'Associazione che porta il nome del grande pittore montegrinese, nelle scorse settimane si aveva avuto la conferma di un supplemento di impegno da parte di questa che ha dato vita al gruppo "Sostenitori del Presepe di radici" per la sua conservazione e custodia futura. Garante, insomma, di questo patrimonio che da oggi appartiene ufficialmente alla parrocchia locale e consegnato idealmente nella mani del parroco Don Giovanni Giudici.
Giornata da incorniciare – Per Formentini i riconoscimenti non si sono fermati qui: per lui anche una targa, consegnatale dal presidente della Proloco, Federica Locatelli, con incisa la scritta: "La Proloco di Montegrino ringrazia il nostro caro Fermo Formentini che con il suo capolavoro ha portato le nostre radici nel mondo". Un omaggio floreale, poi, da Carolina De Vittori, anima di tutto questo risveglio di interesse per Formentini e la sua opera, e una poesia incorniciata, omaggio di due giovani villeggianti, scritta in dialetto da Formentini stesso, che saltuariamente pratica anche il genere letterario. La cerimonia si è conclusa con le proiezioni di due brevi filmati sul "Presepe di radici", uno realizzato da RAI 2 nel 2003, l'altro da Achille Locatelli nel 2007 illustrato direttamente dall'autore, rinnovando l'ammirazione per questo atipico e sentito lavoro di natura e di fede.