Progetto Est al Museo del Tessile – Con l'arte sembrerebbe avere ben poco a che fare ma a ben vedere il colore ha mille impieghi in diverse discipline: dall'architettura alla grafica pubblicitaria, all'arte vera e propria. Ed è proprio il colore protagonista del "Progetto Est" (Educare alla scienza e alla tecnologia) presentato martedì scorso in comune a Busto Arsizio dall'assessorato alla cultura e dall'Associazione italiana di Chimica tessile e coloristica, un progetto educativo triennale (partito nel 2005, siamo giunti al terzo ed ultimo anno) rivolto a insegnanti e studenti delle scuole elementari e medie, con partner come Regione Lombardia e Ufficio Scolastico Regionale.
Kit per esperimenti – In sostanza, quest'anno alle scuole sarà distribuito un kit didattico contenente tutto il materiale utile per effettuare sette esperimenti come la combinazione additiva delle luci e sottrattivi, la tintura, il triangolo dei coloranti primari, la tintura di un tessuto multifibre, la cromatografia su carta e gli indicatori e loro viraggio. In aprile e fino a giugno gli studenti potranno effettuare esperimenti nel laboratorio del Museo del Tessile con macchinari molto sofisticati.
Il colore e la luce nell'arte – Ma cosa c'entra l'arte con tutto questo? A fare un collegamento è proprio l'assessore Fantinati che ricorda la mostra appena conclusa a palazzo Cicogna "La luce, gli occhi, il significato", l'esperienza umana del vedere, curata dall'Associazione Euresis. Una mostra che come ha sottolineato Fantinati "non è stata molto pubblicizzata e capita dalla stampa locale, ma che ha riscosso un enorme successo nelle scuole, per la sua semplicità e il suo magnifico allestimento". Il colore quindi si può declinare in tante professioni, non solo in quella tessile, anche o forse soprattutto nell'arte. Più che una mostra, quella sulla Luce, si è trattato di un percorso scientifico e didattico sulla luce nella fisica, nell'anatomia e quindi nell'arte.
Dagli scienziati agli artisti – Partito da una spiegazione scientifica della luce, da dove nasce, come viene percepita dall'occhio umano, la velocità a cui viaggia nello spazio, il calore che produce, e così via, si è giunti ad analizzare su grandi pannelli esplicativi l'impiego e la declinazione della luce nell'arte, dai quadri dell'epoca medievale, passando per le cupole del Brunelleschi, fino agli impressionsti e alle più recenti opere di Hopper. Un viaggio affascinante, istruttivo, insolito che ha saputo regalare un ripasso di nozioni dimenticate per gli adulti e un nuovo modo di studiare per i più giovani.