La narrazione del fotografo – Si svolgerà domani sabato l'incontro con il fotografo varesino Alberto Bortoluzzi: "Immagini di un visionario", il titolo di una lunga carrellata di immagini, una cinquantina che il fotografo amante del bianco e nero, racconterà come se fosse una vera e propria narrazione.
Dalle metamorfosi alle rocce – "Partirò dai miei inizi della carriera – spiega l'autore – dalle immagini che evocano processi metamorfici, fino ad arrivare ai lavori, sugli alberi, sui fiori e agli ultimi sulle rocce. Cercherò di fare in modo che non sia solo una esibizione di immagini, un viaggio vero e proprio, spero anche divertente".
No alla mostra – L'appuntamento con Bortoluzzi giunge in chiusura della mostra dedicata alle sorelle Grimoldi, il cui ritratto, eseguito dallo stesso fotografo campeggia, proprio all'incipit del percorso espositivo.
Il fotografo avrebbe potuto essere il prossimo ad esporre nelle sale storiche del Castello di Masnago. Ma l'approssimazione, a dirla tutta, con cui si è cercato di ipotizzare un suo coinvolgimento espositivo non lo ha affatto lusingato. "Ritengo Masnago una sede prestigiosa – puntualizza il fotografo – ma non sono abituato a concepire mostre in poco tempo, per coprire un vuoto. Vorrei inoltre poter lavorare sul mio ultimo lavoro dedicato alle rocce, non più sugli alberi come mi è stato prospettato".
Zazarazà – Non solo rocce. Da tempo Bortoluzzi si sta dedicando ad un tema pulsante da qui nei prossimi mesi. Il ciclismo, visto prima e dopo la trance agonistica, negli scorci privati degli atleti e del pubblico di affezionati che nonostante tutto continua a seguirne le imprese. Bortoluzzi ha fotografato campioni iridati, olimpionici, nazionali italiani, nel loro ambito privato. Il collega fotografo modenese Giancarlo Pradelli si è dedicato al mondo pittoresco, romantico, letterario quasi della tifo lungo le strade. Dal duplice lavoro, si attende un libro. Quanto prima una mostra. Risposte dovrebbero venire da Villa Panza. Si resta in attesa