In seguito ai contatti e agli accordi intercorsi tra l'ex Riserva del Sacro Monte di Varallo e la Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana (SUPSI) – una delle nove scuole universitarie professionali riconosciute dalla Confederazione Svizzera – il nuovo Ente di gestione dei Sacri Monti, guidato da Giacomo Gagliardini, ha rafforzato la collaborazione dando inizio lunedì 16 luglio al cantiere di restauro della cappella XII del Sacro Monte di Varallo, "Il Battesimo di Gesù".
Ciò a seguito dell'incontro avuto dal Presidente Gagliardini e dal direttore Tonello con i rappresentanti del progetto e con il Sig. Baechi, che ha fatto visita al complesso valsesiano per definire l'accordo operativo.
La collaborazione "internazionale" è stata infatti resa possibile dalla munificenza della Fondazione Isabel und Balz Baechi Stiftung (IBBS) di Zollikon che, nella persona del Sig. Balz Baechi ha deciso di sostenere i costi del restauro della cappella. Già nell'autunno dello scorso anno si era instaurata una proposta di collaborazione con la fondazione che aveva previsto in un primo tempo il restauro della Cappella 41 "La deposizione di Gesù nella Sindone" poi in seguito al sopralluogo effettuato nel mese di marzo 2012, la direttrice della SUPSI, dott. Arch. Giacinta Jean ha ritenuto più opportuno sostituire la cappella n. 41 con la cappella n. 12 "Battesimo di Gesù", a seguito dei lavori di isolamento esterno recentemente terminati.
La cappella del Battesimo di Gesù è realizzata nel terzo quarto del Cinquecento e risente del progetto elaborato dall'architetto perugino Galeazzo Alessi. È da credere, particolare curioso, che dopo l'ultimazione dei lavori all'interno della cappella sia stata fatta scorrere dell'acqua con l'intento di ricreare verosimilmente il fiume Giordano, dove i Vangeli collocano la scena del Battesimo. Le quattro statue sono di autore di area lombarda, finora ignoto mentre gli affreschi sono
attribuiti a Orazio Gallinone di Treviglio, morto pochi mesi dopo l'incarico, poi terminati da Gabriele di Cristoforo Bossi che dipinse anche le statue e modellò la figura del Padre Eterno.
I lavori sono iniziati da poco e si protrarranno per circa un anno. L'équipe di otto studentesse/restauratrici è giunta a Varallo lunedì 16 luglio e dopo aver visitato il Sacro Monte si sono subito messe all'opera, sotto la guida della Dr.ssa Stefania Luppichini, docente di restauro alla scuola SUPSI e, secondo gli accordi intercorsi tra la Riserva e Soprintendenza, indicata come responsabile del cantiere di restauro. La direzione operativa del cantiere di restauro è invece seguita dalla Dr.ssa Emanuela Ozino Caligaris, dell'Istituto Superiore per la Conservazione e il Restauro (Istituto del Ministero per i Beni e le Attività Culturali).
In questi primi giorni di avvio del cantiere gli interventi riguardano le fasi preliminari finalizzate al vero e proprio restauro e consistono nelle operazioni di indagine sui manufatti, sugli strati pittorici che nel corso si sono sovrapposti sulla statuaria, sulle tecniche di dipintura delle pareti, su eventuali interventi di restauro precedente che in qualche modo hanno modificato i manufatti e le decorazioni originarie. A questo lavoro seguiranno gli interventi di restauro vero e proprio di tutte le parti decorate: statue e affreschi con l'intento di ripristinare l'originaria condizione figurativa.
Il Presidente Gagliardini si è detto molto soddisfatto per essere riusciti a portare a compimento una collaborazione importante già avviata durante il commissariamento della Riserva nella scorsa estate che ora trova finalmente uno sbocco operativo e fa ben sperare anche per i cantieri futuri. "Dal nostro insediamento – commenta il Presidente – abbiamo sbloccato una serie di situazioni nei diversi Sacri Monti. Sicuramente le difficoltà non mancano, però il nuovo Ente sta finalmente cominciando ad operare con efficacia, ed è auspicio mio e di tutto il Consiglio che si possa continuare al meglio su questa strada".