Prima della Controriforma – Una nuova Madonna che allatta, pronta per essere restituita alla piena visibilità. E' una delle tante, anche se non tantissime, che costellano anche la provincia di Varese, segno secolare di una devozione di popolo che ha superato indenne le deliberazioni censorie, i cambiamenti di gusto, le evoluzioni iconografiche che, sulla spinta della riforma morale voluta da San Carlo e da Federico Borromeo, ricondussero a cavallo tra Cinquencento e Seicento, la Vergine con il seno esposto a più ortodosse Vergini addolorate o immacolate.
Il restauro e lo studio – Si trova a Ranco, ed è un dipinto che fa parte tutt'oggi di Casa Marzorati, all'estremità ovest del paese, non lontano dalle sponde del lago, in Vicolo di Sotto. Si tratta di un'opera anonima, databile sicuramente al XVI secolo; un'opera nota, ovviamente, facente parte della dimensione domestica e cultuale del paese, ma di cui mai fino ad ora erano stati messi in moto i giusti presidi in termini di tutela, le dovute spinte ad uno studio approfondito.
Le operazioni – Al 'capezzale' dell'opera la restauratrice Elisabetta Attorrese, al lavoro da qualche giorno dopo aver concluso, da prassi, le analisi stratigrafiche dell'affresco in relazione anche al rapporto instauratosi dalla superficie dipinta con la facciata circostante, ritenuta probabilmente antecedente all'esecuzione dell'opera. Si tratterà adesso, per la restauratrice, di completare, il lavoro di consolidamento della superficie pittorica, conservandone le parti che devono essere semplicemente riportate alla luce con un'operazione di pulitura e integrare alcune visibili lacune della pellicola.
L'iconografia – Sebbene in cattive condizioni di conservazione, l'affresco è ancora perfettamente leggibile e mostra il disegno preparatorio realizzato a incisione a intonaco fresco. La Vergine ammantata di bianco, indossa una veste rossa, un sottabito giallo, ed è scalza, in segno di umiltà. Alle sue spalle Giuseppe con il suo attributo iconografico del bastone. L'intero affresco è circondato da una cornice dipinta, in finto legno.
Tour turistico e devozionale – Un lavoro che non dovrebbe comportare tempi lunghi. La tempistica prevede che l'intero intervento possa concludersi nel giro di due, tre settimane al massimo. Dopo la pausa invernale, la comunità di Ranco e la stessa Attorrese si dedicheranno ad un'altra immagine devozionale del paese, la Madonna del Carmine del Rosario realizzata nel XVII secolo all'esterno della Cascina Uponne, posizionata lungo la strada che collega Ranco ad Angera, nell'intento di ripristinare una sorta di percorso turistico e di fede lungo le vie del borgo.