L'artista – Maurizio Dusio è un artista poliedrico che sin dall'inizio della sua carriera ama confrontarsi con la materia. Le sue opere assumono una valenza particolare in quanto oltre che qualificarsi in senso estetico, si caricano di un approccio filosofico, secondo quella che è stata la sua formazione. Residente a Boca (NO), dopo gli studi di arte e filosofia si è dedicato sempre all'arte, spaziando dalla pittura alla scultura, alla ceramica. Ha esposto in numerose gallerie italiane, ha lavorato a New York e Parigi e dal 2001 ha iniziato un progetto settennale dal titolo "Ohnezeit" che ha presentato in diverse gallerie. Con questa mostra alla Galleria Palmieri, dal titolo "Tat Tvam asi", l'artista inaugura un nuovo ciclo che proseguirà in altrettante personali in Italia, Parigi e Berlino.
Eterno ed effimero – Il titolo della mostra racchiude l'essenza della sua ricerca, che si incentra sulla contrapposizione di forze. Le opere dell'artista, infatti, tentano attraverso una formulazione astratta della materia di cogliere l'essenza delle cose immutabili, di "afferrare un attimo di eternità". La contrapposizione sta nel mezzo attraverso il quale si sforza di raggiungere l'obiettivo: Dusio, infatti, ricorre a brandelli di realtà, come ceneri, capelli, sabbie, carte e stoffe, che rendono concreta il mondo fenomenico nel suo carattere di estrema transitorietà. Il titolo della mostra recita effettivamente questo: Tat Tvam asi è un principio alla base di molte filosofie e religioni che istituisce un legame tra l'eterno (Tat, in sanscrito) e il temporaneo (Twam), tra il tutto e il nulla.
Conflitto perenne – Questi due poli opposti convivono perennemente, a volte coincidendo, altre volte distaccandosi, in una continua tensione che anima l'intero universo e, ovviamente, anche l'uomo. Anche la tela che funge da supporto si presenta stropicciata e irregolare, creata da un accostamento di più pezzi, animata dalla stessa ansia che la materia trattiene nel suo tendere all'infinito. Visivamente questa inquietudine si palesa in una tensione verso l'alto degli elementi e nelle predominante tinte scure che occupano la tele, ottenute anche attraverso bitumi e bruciature, che danno vita a un mondo in bianco e nero.
Realtà e sogno – Il contrasto tra la forma nella sua concretezza e l'indeterminatezza dello spirito si palesa anche nella scultura "Dream of stone". L'irregolarità della superficie, il colore nero, evocano una sorta di meteorite appartenente a una dimensione altra, fuori dal tempo. Frammenti di specchi e stoffe che la rivestono la avvicinano alla nostra esperienza, come piccoli indizi di una realtà familiare, riconoscibile. Il risultato è assolutamente straniante, come quando negli ultimi istanti del sogno prendi coscienza dell'irrealtà in cui sei immerso e cerchi invano di orientarti tra illusori riferimenti. Così commenta in maniera efficace Serena Cassissa nel testo in catalogo: "Sono squarci emblematici di un sentire agitato, in un travagliato rapporto con il tempo, con ciò che è effimero. Non si perpetuano più i ritorni, ogni respiro è una straordinaria pulsione, ogni gesto è un segno nuovo".
Maurizio Dusio
"Tat Tvam Asi"
8 novembre-6 dicembre 2008
Galleria Palmieri, via G. Mameli, 24, Busto Arsizio(VA)
Inaugurazione: sabato 8 ottobre 2008, ore 18.00
Orari: martedì-sabato, 15.30-19.30