Milano – Milano è un città votata al teatro, questo si sa. Quello che forse si ignora è la presenza in città di un vero e proprio gioiello, noto come la “Scala piccola”. Stiamo parlando del Teatro Gerolamo, situato a pochi passi dal Duomo, in piazza Cesare Beccaria. Con il suo loggione a ferro di cavallo e il doppio ordine di palchi il teatro sembra davvero una Scala in miniatura.
La storia del Teatro Gerolamo parte da lontano. Fu costruito infatti nel 1868 su disegno dell’ingegner Paolo Ambrosini e aveva una capienza totale di 600 posti. In passato si pensava che lo avesse progettato Giuseppe Mengoni, l’autore della Galleria Vittorio Emanuele. In realtà le due opere furono realizzate dalla stessa ditta, che cedette ai cantieri del Gerolamo dei materiali di recupero della Galleria.
Il Teatro Gerolamo, fortemente voluto dal Conte Bolis proprio nel momento della ristrutturazione di Milano, in particolare negli anni dell’ampliamento di Galleria Vittorio Emanuele, iniziò la sua attività il 21 febbraio del 1868. Dal momento che il Conte era un grande appassionato di spettacoli di marionette, il teatro venne dato in gestione alla Compagnia piemontese Fiando che ha Gerolamo come maschera principale. Nel 1911 subentrarono i Colla che lo gestirono fino al 1957, anno in cui la “Scala Piccola” fu chiusa una prima volta per le condizioni di degrado in cui versava.
Riaperto da Paolo Grassi nel 1958 con uno spettacolo di Eduardo De Filippo, la programmazione del teatro virò verso il teatro milanese e il cabaret. Al Gerolamo infatti si esibirono, tra gli altri, Dario Fo, Franca Rame, Enzo Jannacci, Giorgio Gaber, Paolo Poli e Franca Valeri.
Ma la chiusura definitiva avvenne nel 1983 per un’inadempienza strutturale, dovuta alla mancanze di due uscite di sicurezza. Dopo una chiusura lunga trent’anni e dopo 6 anni di intervento, il Teatro Gerolamo ha riaperto finalmente al pubblico nel 2016. Ne seguono due stagioni teatrali di grande rilevanza, in cui si mescolano musica classica, circo contemporaneo, teatro dialettale.
Nella stagione 2018/2019 il teatro ha ospitato, in concomitanza con la Festa della mamma, lo spettacolo “Giacomino e mammà”, traduzione ed adattamento in italiano della pièce del drammaturgo catalano Jorde Galceran, a sua volta derivata dalla pellicola “Conversaciones con mamà”. Enrico Ianniello, che traduce il testo in napoletano, racconta: “Giacomino, cinquantenne, ha perso il lavoro e si ritrova indebitato per star dietro ai desideri di consumo della moglie e dei figli adolescenti. La vendita dell’appartamento in cui vive la madre potrebbe aiutarlo a rimettersi in sesto, certo, ma lei non è affatto d’accordo.” Ianniello/Giacomino divide la scena con la magnifica Isa Danieli/mammà e insieme creano un’atmosfera magica. Il pubblico ride di gusto e si commuove davanti al sincero confronto tra due generazioni. Ed esce dal teatro con la voglia di rivedere lo spettacolo da capo. Nel marzo del 2020 sarà possibile ritrovare “Giacomino e mammà” a Milano, questa volta al Piccolo Teatro Strehler. E vale davvero la pena fare la loro conoscenza.
Eleonora Manzo