Non solo scultura – La Galleria Bambaia è pronta ad una nuova stagione espositiva e, ancora una volta, conferma attraverso le scelte del gallerista Luigi Rebesco, una rara raffinatezza di gusti. La mostra che inaugura sabato 23 ottobre segna il ritorno di un ospite e di un amico: Salim Abdullah, artista cosmopolita che ha fatto del viaggio l'essenza della sua vita e il tema portante di molti suoi lavori, nonché di quest'ultima mostra. In occasione dell'esposizione nella galleria bustocca, la terza dal 1993, Salim presenta 30 opere in cui, per la prima volta, mette in relazione alcuni suoi dipinti, realizzati negli ultimi cinque anni, con alcune sculture bronzee e disegni.
L'artista – Selim, che attualmente divide il proprio tempo lavorativo tra Parigi e Besanzio, nel Canton Ticino, è nato a Bagdad nel 1950, città nella quale ha compiuto la formazione artistica prima di trasferirsi a Firenze nel
1975, per frequentare l'Accademia di Belle Arti e diplomarsi in scultura nel 1979. Numerose le mostre personali in spazi pubblici e privati quali, tra gli altri: Museo Epper di Ascona (1991), Palazzo dei Diamanti di Ferrara (1992), Spazio Teatro di Chiasso (2001), Villa Ruffolo a Ravello (2002), Centro Svizzero di Milano (2004). Nel 2003 gli viene dedicata un'ampia retrospettiva al Museo d'Arte di Mendrisio. Ha realizzato anche opere a carattere monumentale di pubblica fruizione (a Lugano, Chiasso, Bellinzona, Mendrisio), tra cui la recente porta a due battenti in bronzo per la chiesa di Genestrerio, nella ristrutturazione progettata dall'architetto Mario Botta.
stesso tempo molto antica. Il dolore e la sofferenza di questi uomini sono impressi nella materia: corpi feriti, ingabbiati nella loro estrema solitudine o solidarietà. Nelle composizioni intitolate "Attraversamenti" le figure sono ridotte a folle di esili relitti umani che vagano su vascelli sospesi, tramite uno stelo, sopra una piattaforma di terracotta, solcata da segni e impronte.
Inaugurazione: sabato 23 ottobre 2010, ore 18.00