Contiguità – "Immagini dal Sacro Monte", come da un tempo remoto, come un profumo di cui si sentono gli ultimi effluvi portati dal ricordo, visivo, dall'eco del racconto. E' il titolo del piccolo volume "che sa di modestia e di umiltà", aggiunge Silvano Colombo, realizzato per i tipi di Macchione da Annamaria Fumagalli, la vedova dell'indimenticato Vivi Papi, il fotografo per eccellenza della 'civiltà sacromontina' e di lui erede, per contiguità e continuità di sentire, di affezione ai propri luoghi, anche per timidezza nel proporli al pubblico.
Nel baule dei ricordi – Non esattamente un libro di fotografie. Piuttosto una guida dell'anima attraverso il Sacro Monte che c'era e a volte ci si accorge non ci sia più. Non in quelle forme, non in quelle sembianze. Tutto nasce dall'archivio di Vivi: una preziosa, unica testimonianza non solo del Sacro Monte, ma soprattutto del Sacro Monte. Foto scattate negli anni Cinquanta quelle che la moglie trovò in una sorta di baule dei ricordi e cominciò a stampare: "Mi ritrovai – scrive Annamaria – per incanto in un altro mondo: un borgo ben tenuto, contornato da orti e prati e dove una delle attività di sostentamento per gli abitanti, oltre a quella di accoglienza e ristoro per i pellegrini era la cura dell'ambiente intorno, l'allevamento di animali da cortile, il lavoro nelle stalle, nei boschi e nei prati".
Storie di un altro mondo – Un altro mondo, intriso di atmosfere, di intenzioni, di sentimenti che pure i due fotografi, fatta la scelta di vita di vivere la propria famiglia in una casetta isolata nel bosco, dovevano aver in qualche modo annusato. Ma c'era il desiderio di andare più a fondo e più indietro. Interrogando i Sacromontini più anziani, le donne del posto, scavando nella memoria. Il risultato sono i racconti del volume, fatti reali e viaggi nella fantasia, il tono leggero, favolistico ma di chi sa che sta per raccontare qualcosa di intimamente vero per il cuore degli uomini. Da qui sgorgano, dopo essere state sedimentate a lungo dall'autrice, le storie di famiglia riascoltate, le favole di Eldebrando e Margherita, o del castellano malvagio, le storie di Natale.
Il volume è stato presentato da Gianfranco Giuliani alla presenza di Don Angelo Corno, arciprete del Sacro Monte, Clara Belli Rotelli, dell'Associazione Amici del Sacro Monte, dallo stesso Silvano Colombo, davanti a numerosi personaggi della cultura varesina che
storicamente ha nel cuore le sorti del borgo. Non c'erano molti giovani. Un peccato. "E' un libro nato pensando ai miei figli – ha confessato Annamaria Fumagalli – e ai giovani. E' giusto che vivano la loro vita, che corrano. Ma ci sarà un tempo in cui sarà giusto anche per loro fermarsi. E spero che questo lavoro li aiuti a farlo, a fermarsi a riflettere, e riscoprire le loro radici".
La conservazione del Fondo – Ci vorranno almeno cinque anni, invece, perchè il corposo archivio di Vivi Papi venga riordinato e classificato. Lo ha preso da qualche mese in consegna l'International Research Center for local Histories and Cultural Diversities dell'Insubria, nell'intento proprio di conservarne il meticoloso, paziente, innamorato lavoro di 'cantastorie' poetico e solitario del Sacro Monte. E di una voce che la Varese e la sua civiltà non può dimenticare.
Immagini dal Sacro Monte. Sul filo dei ricordi tra realtà e fantasia
Annamaria Fumagalli – Vivi Papi
Macchione Editore
€ 14