Continuità – Il Chiostro di Voltorre ci crede. Perseguendo la sua virtù nelle strettoie che i tempi di magra impongono, ma per il momento mantendendo alta la bandiera della qualità, a prescindere. Un bilancio di molte luci e qualche ombra, quello presentato da Caterina Carletti, accompagnata dall'assessore al marketing territoriale della Provincia di Varese, Claudia Colombo, e da Felice Paronelli, sindaco di Gavirate, nonché presidente dell'Associazione Amici del Chiostro.
La linea dell'illustrazione – La virtù è nel perseverare nelle scelte di politica espositiva: avanti con i talenti dell'illustrazione, attinti dal panorama internazionale e nazionale. Josè Muñoz, argentino, allievo di Pratt, già protagonista a fine estate di un seguitissimo workshop al Chiostro cui hanno preso parte scuole e rappresentative di design di aziende locali. A seguire da giugno fino a settembre, Lorenzo Mattotti, un must dell'illustrazione italiana e del fumetto d'autore, creatore de Il signor Spartaco e Doctor Nefasto. Per la terza occasione espositiva, due le opzioni in campo, lasciate dai responsabili in sospeso. Il Chiostro però si aprirà al Premio Chiara che trasloca, nella serata di presentazione, dalla sede canonica a Santa Caterina del Sasso. Si aprirà al teatro per celebrare, in grande stile, il trentennale di attività di Chicco e Betty Colombo; si aprirà alla Carovana dei Versi, ribadirà la sua stagione musicale.
Limiti alle ambizioni – Gestione delle mostre in mano alla Galleria Nuages, la stessa che ha portato in dote le mostre di Luzzati, Pratt e Toccafondo. Un limite? Caterina Carletti non ha mai nascosto che l'obiettivo primo, oltre al galleggiamento, è raggiungere a regime la possibilità di gestire e curare in proprio degli eventi: "Tuttora – conferma oggi – le difficoltà in cui ci troviamo a livello di risorse economiche e umane, non ci consentono di fare passi al pari delle nostre ambizioni". Nonostante la presenza di un nucleo di persone che lavorano per il Chiostro ben al di là di un normale rapporto professionale. E nonostante la pronta disponibilità del mondo scolastico che si è messo fin dall'inizio al servizio del progetto.
Non abbondoniamo la barca – "La Provincia non abbandona il Chiostro e conferma il suo impegno economico – chiarisce l'assessore Colombo – anche se è sempre più difficile rispondere alle esigenze". Trentamila euro all'anno messi in bilancio per rilanciare il luogo espositivo, soprattutto al di fuori dei confini locali, sono quasi nulla. L'Assessore garantisce però alcuni piccoli ritocchi che possano accrescere il budget. Ciò nonostante, "sono stati fatti passi giganteschi passi avanti per l'immagine del Chiostro", scandisce Paronelli.
La dimensione aziendale – Sono i dati a chiarire il senso di questo accreditamento verso il pubblico. Diecimila visitatori, in buona parte da fuori Varese e anche dall'estero, in nove mesi di attività, tra mostre, concerti, incontri, workshop. Un centinaio di presenze sulla stampa locale, nazionale, svizzera, cartacea, radiofonica, televisiva e sul web. Il tutto senza aver investito nulla del proprio budget in promozione. "Siamo ancora nella fase in cui gli sponsor ci sostengono sulla fiducia. Quanto prima dovremo entrare in una dimensione più aziendale". Restituire, dunque, in termini paritari quando dato. A cominciare della visibilità del nome. Per intanto, confermati gli sponsor del 2007, si annuncia il possibile ingresso di altri due nomi nel novero dei sostenitori. Da destinare, fa capire la direttrice, ad aumentare la comunicazione delle iniziative ma in parte anche a rispondere alle legittime esigenze dei collaboratori.