Un naufragio di ricordi – Affinità con la minuziosità e la raffinatezza delle porcellane europee. Per questo l'opera di Francesca Caraffini è stata scelta per il progetto Coffeebreak Museum ideato ed organizzato dal Museo Gianetti. L'attenzione al dettaglio è centrale nella sua installazione "Naufragio": una serie di ricordi messi sotto vetro installati all'interno della sala delle ceramiche europee. L'artista ci invita a naufragare lentamente in un percorso di oggetti, foto, scritte, cose raccolte qui e là, che rimandano al vissuto suo personale, ma che facilmente coinvolgono la memoria collettiva. Tutto fa parte del dolce mare del naufragio, anche i mobili della raccolta, in primis le porcellane. Queste, assieme agli oggetti moderni, ricordano qualcosa anche attraverso un piccolo dettaglio: ecco il fil rouge che li lega.
Nella sala è conservato uno dei servizi più importanti della collezione, quello con i paesaggi di Dresda e dintorni dipinto da Bernardo Bellotto (nipote di Canaletto) che ideò queste vedute e fu di grande aiuto ai ricostruttori della città dopo il suo bombardamento che la distrusse completamente durante la grande guerra. Attenzione ai dettagli, dunque, riflettiamo su di essi, ci comunica la Caraffini: ognuno conserva la memoria di qualcosa.
Bambole moderne: "cercasi visibilità" – Nella sala delle ceramiche italiane, caratterizzata da tante piccole statuette, le bambole di cera di Anna Boria si mettono in mostra. "Erano due sorelle che…": si intitola così l'installazione che raccoglie piccole pupe desiderose di mettersi in vetrina al pari di un piatto o di un vaso di ceramica. Rispetto a questi sono però più esibizioniste: si mettono sotto oggetti quotidiani di vetro o plastica qualsiasi, per farsi notare. Lo scopo? Mettere in dialogo la società contemporanea con quella settecentesca e scoprire che sotto certi aspetti il mondo non è cambiato di una virgola.
E per inciso il Cameroun – Durante l'inaugurazione vi sarà una piccola parentesi dedicata alle ceramiche africane del Cameroun e al rapporto che il Museo Gianetti intesse da anni con l'IFA (Istituto di Formazione Artistica) di Mbalmayo. All'ingresso del museo sarà possibile visionare opere realizzate da studenti ed artisti dell'Ifa. Come ripetuto più volte da Mara de Fanti, conservatrice del Museo Gianetti: "il COE (Centro di Orientamento Educativo) ha questa scuola in Cameroun, con la quale il museo ha uno scambio costante con i ragazzi lì presenti. Le loro sono ceramiche d'uso quotidiano che associano le tecniche di modellazione occidentali, addirittura faentine, come l'ingobbio e la maiolica, sconosciute a queste popolazioni, a motivi decorativi tipici della loro tradizione. Un modo come un altro per far dialogare l'Occidente con il sud del mondo".
Il progetto del 7 novembre gode del patrocinio del Comune di Saronno e della collaborazione e sponsorizzazione di Associazione Il sandalo-Equosolidale di Saronno e de Il salotto coffee & tea-room Lionetti oltre che di Caffè 75 Srl di Varese.
Progetto Coffeebreak Museum
Uno x due! Francesca Caraffini e Anna Boria
Dal 7 al 30 novembre 2010
Museo Gianetti Via Carcano 9
Saronno (VA)
Inaugurazione domenica 7 novembre, alle 18.00
Orari: martedì – venerdì ore 9.00 – 12.00; 15.00 – 18.00, sabato 15.00 – 18.00
Caffè e ingresso sale con opera contemporanea costo 2€ – caffè e ingresso intero museo 5€
Info http://www.museogianetti.it/ Tel 029602383