La collezione delle collezioni – Leonardo Bruni, Cosimo il Vecchio de' Medici, Isabella d'Este, Pietro Aldobrandini, John Pierpont Morgan. Il luogo sacro alle Muse, le Wunderkammern e la collezione di meraviglie antiche e moderne: il sogno dei grandi collezionisti, dei mecenati ed antiquari di tutti i tempi. E poi la filantropia, il desiderio di aprire i propri palazzi, l'arte – quella vera, quella con la lettera maiuscola – alla portata di tutti.
Ma perchè i musei? Da secoli, sono gli scrigni mutevoli in cui generazioni di tutto il mondo hanno depositato tesori, dalle oreficerie di Costantinopoli giunte a Venezia nel XIII secolo alla leadership, nella cultura contemporanea, assunta dal MOMA di New York; anche così, anche in quei luoghi si può essere felici e sentirsi come a casa propria. Il desiderio di conoscenza, ma anche quello di tramandare qualcosa di bello e in un certo senso di immortale alle generazioni future sono tra i motori che innescano l'apertura dei musei e delle collezioni d'arte aperte al pubblico.
Anche Tradate presto avrà il suo museo, voluto e creato dai fratelli Boga, noti imprenditori lombardi, leader
nazionali ed internazionali nel settore dell'architettura, del design di interni e dell'arredamento con il gruppo Habitare. Picasso, Dalì, Max Ernst, e gli italiani De Chirico, Morandi, Fontana, Manzù, Boccioni e Giacometti sono i nomi che compaiono in questa straordinaria collezione che sarà visitabile gratuitamente. Capolavori di pittura e scultura che compaiono già nei maggiori cataloghi di esposizioni nazionali ed internazionali.
E oltre agli spazi destinati alla collezione permanente, il museo di Tradate ospiterà una sezione dedicata ai giovani talenti emergenti, a coloro che vogliono farsi conoscere e promuovere i propri lavori e la propria ricerca artistica. Questa sembra essere una delle linee di pensiero di Fausto, Felice e Cesare Boga per i quali la cultura dell'arte, così come la capacità di progettare e di costruire ambienti, nascono dalla conoscenza, dalla libertà delle idee, dall'efficienza e dal valore della qualità. "Quando il pensiero supera il gesto" è l'altro cardine di intelletto seguito dalla famiglia Boga, da sempre protagonista anche in prima persona dell'arte contemporanea, avendo realizzate opere che ritraggono i grandi personaggi della storia del XX secolo.
"Comprendiamo il valore affettivo che ci lega alle cose che collezioniamo e che abbiamo ereditato da una vecchia passione di famiglia; sento che si fanno ricordo con il passare del tempo e ci seducono con la loro bellezza, perchè entrano a far parte del nostro ambiente più privato, più intimo. Quasi come un pezzo di noi stessi, l'opera ci rappresenta. Espone il nostro senso estetico, spiega la peculiarità del nostro carattere, svela la debolezza dell'essere umano". Sono parole firmate dall'architetto Fausto Boga convinto che il vero mecenatismo nasce dalla filantropia illuminata, dalla tensione ideale verso il futuro e dalla cultura della memoria.