Hanno voltato a lungo le ali di Giugi Bassani (vive e lavora a Maccagno), composte da minuscole farfalle ottenute con il recupero di Bottiglie di plastica di acqua minerale sapientemente manipolate sino a diventare forme, dove ad ogni minimo mutare della luce del giorno i toni cromatici passavano dal blu intenso all'azzurro appena velato, un volo lungo due anni dove ha toccato luoghi come Luino, Castelletto Ticino, Caravate, Maccagno, Ciuriglia, Sesto Calende per posarsi, sino a fine luglio, nei luoghi più suggestivi di Omegna.
Si sono posate sulle colonne che sorreggono i portici del Palazzo di Città, sui muri delle case in Piazza VIII marzo e negli incantevoli spazi della Galleria Aglaia Arts and Craft, che è stata sede di un convento fino al 1500 per poi trasformarsi in osteria con camere, cuore della personale dal titolo "Luoghi Celesti".
Paiono fremere le ali di Giugi Bssani, come se da un momento all'altro dovessero spiccare il volo verso altri luoghi rendendoli, a loro volta, celesti.
Nelle opere presenti in Galleria, l'artista ha contaminato con le sue forme, una serie di oggetti quali una sedia priva di fondo, a dire come solo chi possiede lievità vi si può accomodare, o eleganti calzature atte a permettere apollinei voli.
Una serie di forme cilindriche composte da due fondi di bottiglia formano contenitori entro i quali l'artista, in un continuo mutare di colori, ha racchiuso sassi immersi nell'acqua dando loro il titolo di "Doni".
Mentre forme circolari e rettangolari poste sulle pareti dello spazio espositivo, paiono fantastici luoghi di confine fra il mondo reale e possibili altri Luoghi Celesti.
L'inaugurazione è stata un momento di incontro con l'artista alla quale abbiamo rivolo alcune domande.
"I "Luoghi Celesti" hanno toccato vari luoghi espositivi, si può affermare che la tua è anche un'arte nomade?"
"Io stessa sono una specie di nomade, vivo in vari luoghi e in più case. Lavori come "Luoghi Celesti", proprio per la loro concezione, devono spostarsi e fondersi con l'ambiente, sollecitando la percezione dello spettatore che diviene parte integrante dell'opera. Mi piace che il
"lavoro" si integri con luoghi e persone quale estensione dell'anima".
"Il recupero che hai fatto delle bottiglie di plastica di acqua minerale, è in qualche misura arte povera?"
"Ho lavorato con tanti tipi di materiale. Ogni volta scelgo il materiale concettualmente più vicino al lavoro che mi sono prefissa. Non è proprio arte povera. Qui c'è stato il coinvolgimento totale di centinaia di persone che hanno raccolto migliaia di bottiglie: le bottiglie blu colore dell'acqua e che contengono acqua, l'essenza della vita. La gente ha lavorato per me e io per loro, mi sono resa interprete realizzando questi Luoghi dove ci si può fermare e ritrovare se stessi".
"Il tuo è un lavoro meticoloso che comporta una notevole abilità manuale, ritieni sia indispensabile per un'artista seguire la sua opera dall'inizio alla fine?"
"Si, seguo il lavoro dall'inizio alla fine, anche se ovviamente c'è chi mi aiuta nella fase di installazione, mi permette di vivere l'opera nel divenire, creare e mutare se occorre fino alla conclusione. Solo io ho fatto le migliaia di farfalle, le cuciture metalliche di "Reliquie", le mille rose bianche di "Roseti", il mosaico della "porta del sole". I frammenti dei miei lavori, devo sentirli miei; sono il cuore pulsante dell'opera".
"Che evoluzione avranno i "Luoghi celesti?"
"La loro evoluzione naturale… si trasformeranno in altre opere".
Giugi Bassani – "Luoghi Celesti"
Fino al 30 luglio 2011
Omegna (NO) portici del Palazzo Comunale
Piazza VIII marzo, Galleria Aglaia Arts and Craft
Via Manfredi 11
Orari: da mercoledì a sabato, dalle 16.00 alle 19.00.