In questa seconda puntata dedicata al Sud dell’India e precisamente alla regione del Tamil-Nadu vorrei proporvi un racconto tratto dalla raccolta “Un Albergo a Mille Stelle”, edita da Aporema che ben rappresenta ciò che ci si deve aspettare da un luogo del genere. l’episodio, naturalmente reale, si intitola “Alex” e parla proprio del bizzarro cicerone che ci è capitato di incontrare in questa ennesima avventura indiana.
Nella hall dell’albergo ci aspetta impaziente Alex, la nostra guida per la prima parte del viaggio in terra indiana. Si presenta sorridente ma impacciato, avrà meno di trent’anni. Avevamo scelto un accompagnatore che parlasse italiano per rendere più coinvolgente la visita, ma lui confessa all’istante, scusandosi mille volte, che non conosce quasi per nulla la nostra lingua. Inoltre ci spiega, in inglese, che è originario del Kerala e non è mai stato nel Tamil Nadu, la regione che vorremmo esplorare. Non ci sembrano buoni presupposti per cominciare, ma lui si mostra subito disponibile ad apprendere tutto ciò che riesce, rivelando una voglia di fare davvero spiazzante e una vitalità contagiosa. Sorride dei propri errori invece di arrabbiarsi, comincia a segnarsi su un quaderno le parole italiane che impara da noi, chiede, discute, s’informa, compra alcuni libri sui luoghi che dobbiamo attraversare, ferma le persone per strada per domandare indicazioni, a volte parla in inglese anche con i passanti, perché la sua lingua madre è l’Hindi mentre in questa regione si parla Tamil. Da noi il suo atteggiamento sarebbe stato considerato di certo in maniera negativa, un improvvisato, o peggio un imbroglione, ma l’immensa e inarrestabile forza di volontà della quale è equipaggiato lo rende simpatico e affabile. Non si è perso d’animo nemmeno quando ci ha portato per errore a visitare un hotel qualsiasi, cercando di illustrarne le caratteristiche, al posto di recarsi, come era previsto dal programma, all’Hotel de Ville, cioè il Municipio dell’ex colonia francese di Puducherry, ospitato in un interessante edificio storico in stile europeo. È riuscito a ridere dei suoi sbagli persino il giorno in cui, in un territorio tax-free, ha acquistato una bottiglia di alcool nascondendola nel baule dell’auto sulla quale viaggiavamo per cercare di portarla a casa illegalmente. È stato fermato dalla polizia locale, che lo ha costretto a pagare una tangente e a consegnare la bottiglia incriminata per non passare grossi guai. Anziché essere adirato con se stesso per la figuraccia, appena i poliziotti se ne sono andati, si è fatto una fragorosa risata con il nostro autista e ha continuato il viaggio come se nulla fosse. L’ultimo giorno ci ha persino chiesto di parlare al telefono con il suo insegnante di italiano, padre di una missione, che si è scusato anche lui per averci mandato una persona “agli inizi della sua carriera di guida turistica”, ma ci ha spiegato che vorrebbe tanto dare una possibilità ai ragazzi del suo villaggio affinché trovino un lavoro più dignitoso dell’allevar polli. Nei panni del nostro Alex nessuno di noi avrebbe mai accettato l’incarico di accompagnare dei visitatori stranieri per una settimana intera, senza avere alcuna delle caratteristiche richieste dal ruolo. Sarebbe stato assurdo e imbarazzante pretendere di spiegare siti archeologici senza conoscerli e templi di una religione diversa dalla propria. Ha specificato infatti di essere cattolico, mentre questi luoghi sono sacri all’induismo. Per di più ha dovuto arrangiarsi in una lingua quasi del tutto ignota, vagando per una regione mai vista prima. Noi saremmo stati del tutto sepolti dalla vergogna.
Loro no.
Questa gente è eroica e coraggiosa. Affronta l’impossibile con una calma e un sorriso davvero ineguagliabili. Per questo la loro economia cresce del sette percento, più di qualsiasi altro Paese al mondo. Ce la faranno, molto meglio di noi. Lo auguro davvero a tutti loro. Alla fine il viaggio lo abbiamo fatto non grazie a lui ma con lui; abbiamo imparato, scoperto, sbagliato ci siamo persi, ritrovati ma ci è rimasto appiccicato addosso un grande insegnamento: la forza di volontà è la più nobile di tutte le virtù.
Tamil Nadu, India, 25 aprile 2018
Ivo Stelluti,
Il Viaggiator Curioso