Un utilissimo libro per capire Bali e l’Indonesia è sicuramente “Bali, appunti e colori dell’isola degli dei” di Cabiria Magni, GoWare editore. Un po’ guida un po’ racconto di viaggio ripercorre i luoghi principali da visitare ma soprattutto le sensazioni alle quali bisogna essere permeabili se si sceglie una meta di questo genere. Riporto un piccolo estratto, giusto per dare un’idea: “…del pranzo di cui state per leggere non ci sono foto, quando mi sono seduta insieme agli altri non sono riuscita ad usare la macchina fotografica, men che meno il cellulare. Certi momenti sono fatti per essere vissuti senza la barriera di alcuna lente, bisogna starci in mezzo senza ripari.”
Come ogni puntata riporto un piccolo estratto dalla raccolta “Un albergo a Mille Stelle” Aporema Edizioni Si tratta di un racconto dal titolo “PURA”, scritto proprio al Cafè Lotus di Ubud a Bali.
“A Bali ogni paesino, anche il più remoto, ha un proprio Pura Puseh, il tempio delle origini; un Pura Desa, il tempio del villaggio; un Pura Dalem, il tempio dei defunti, in onore di Shiva. A Bali anche i cantieri edili hanno un piccolo tempio, messo lì in un angolo, fra travi di legno, corde sfilacciate e pile di mattoni. E incredibile. Se ne trovano ovunque: sulle pendici dei monti, nelle gole dei fiumi, sulle scogliere, nelle risaie, sulle spiagge. Ogni casa balinese ha un suo tempietto, uno spazio dedicato al pensiero, alla meditazione, in una gara di astrattezza quasi imbarazzante, per noi occidentali. Per me l’insegnamento di Bali e stato proprio questo: imparare a guardarsi dentro, anche un minuto al giorno, in qualunque luogo ci si trovi. Fare un’immersione di natura, quando si può, e lentamente lasciarsi trasportare dalla voce delle onde.”
“Sampai jumpa!” Arrivederci!
Ivo Stelluti,
Il Viaggiator Curioso