curatrice della mostra allestita
Seduto sull'altalena/ l'angelus s'assopisce./ Ammutoliscono/ gli astri e i frutti. E' un verso di Gerardo Diego Cendoya, classe 1896, appartenente alla cosiddetta Generazione del '27.
Il tema dell'angelo ha ispirato e suggestionato un'infinità di letterati, artisti e registi.
Visitiamo, accompagnati dalla curatrice Elena Pontiggia, la bella mostra allestita a Villa Gianetti di Saronno, dedicata ad un suggestivo e ficcante confronto: quello tra la pittura di Francesco De Rocchi e la grafica di Mario Botta.
"Tanto per De Rocchi quanto per Mario Botta è centrale la tematica degli angeli, dei messaggeri celesti – spiega la Pontiggia – E tanto per il primo, quanto per il secondo è decisivo il confronto con la tradizione passata, con i grandi capolavori dei maestri dell'arte europea. Come diceva Baudelarie: 'La modernità è solo una parte dell'arte. L'altra metà è data dalla sua eternità. Così i veri capolavori si dimostrano sempre in dialogo col passato, pur mantenendosi fortemente contemporanei. Anzi, si potrebbe dire, che certamente la loro contemporaneità si comprende in virtù del loro legame con le epoche precedenti".
Elena Pontiggia, storico dell'arte, vive e lavora a Milano, dove è titolare della cattedra di Storia dell'Arte Contemporanea all'Accademia di Brera. Ha insegnato Storia dell'Arte Contemporanea alla Facoltà di Architettura del Politecnico di Milano. Si occupa in particolare dell'arte italiana e internazionale fra le due guerre (saggi su Sironi, Arturo Martini, Carrà, Novecento Italiano, Picasso, Hopper, Nuova Oggettività tedesca) e del rapporto fra modernità e classicità. Collabora regolarmente a quotidiani e riviste. I suoi ultimi volumi pubblicati sono Il Novecento italiano (Abscondita, 2003), Edward Hopper (Milano, Rizzoli, 2004); 1935. La grande Quadriennale (Milano, Electa, 2006, con C.F.Carli); Bontempelli. Realismo magico e altri scritti sull'arte (Milano, Abscondita, 2006). Ha curato numerose mostre, tra le ultime: Picasso illustratore (Milano, Skira, 2006); Arturo Martini (Milano, Skira, 2006).
In allegato l'intervista alla curatrice e le immagini video dell'allestimento e delle opere esposte a Saronno.