Per narrare qualcosa di questo straordinario territorio ricco di contrasti la maniera migliore mi pare quella di riportare un mio racconto che potete trovare nella raccolta “Un albergo a Mille Stelle”, Aporema Edizioni. Si intitola “La via della meditazione” Ecco la prima parte.
La mezz’ora di strada tra Gerusalemme e Gerico è un viaggio spettacolare, che si dovrebbe compiere almeno una volta nella vita. Già, almeno una volta, così, come un voto. Se in questa terra, spremuta e martoriata da secoli, si vuole trovare un vero luogo mistico, il punto adatto è proprio il deserto montagnoso conosciuto come Barriyad al-Quds. È una discesa di vertigine, quella che separa gli ottocentoquindici metri del Monte degli Ulivi dalla depressione del Mar Morto, che arriva a più di quattrocento metri sotto il livello del mare: milleduecento metri di volo verso il basso. Il paesaggio è dovunque rarefatto: sabbia, sale, sculture di roccia plasmate dal vento qualche era geologica fa. La regione è costellata da continue meraviglie: le rovine di Masada, Herodium, il Monastero di San Giorgio, il Monte della Tentazione, l’oasi di En-Gedi, gli scavi archeologici delle Mura di Gerico, la più antica città del mondo ancora abitata, con i suoi settemila anni di storia. A proposito: qui ho scoperto qual è la vera definizione di città. Cosa distingue un qualsiasi agglomerato urbano casuale da quell’istituzione aggregativa ordinata e intramontabile che ha sempre accompagnato la storia dell’uomo. Le mura. Sono le mura, i confini, i vincoli che identificano un gruppo umano e lo distinguono da un altro. Si tratta di una città se è delimitata, se è racchiusa da mura. Enormi, poderose, inattaccabili, sicure. Di questo imponente insediamento neolitico lunare, che ospitava all’epoca più di tremila abitanti, rimane anche una grande torre megalitica con una scala in pietra, forse la prima scala della storia dell’uomo. Edificate migliaia di anni prima delle piramidi, le costruzioni che ho davanti sono una testimonianza evidente della complessità socio-politica raggiunta già all’epoca da questa comunità. Qui mi raccontano che il primato di agglomerato urbano più antico ancora oggi abitato è conteso con un’altra città, a noi più familiare: Matera.
Volete sapere dove mi porterà la via della meditazione? Ci vediamo tra una settimana, alla prossima puntata.
La pace sia con voi! tashabuk alsalama! Shalom aleikhem!
Ivo Stelluti,
Il Viaggiator Curioso