Jessica scultrice 2008 – La giovane Jessica Cappellari e la sua arte musicale, le opere magiche, abbiamo imparato a conoscerle. Ad appena una settimana dall'apertura della sua mostra a Olgiate Olona allo Spazio Danseei, l'artista indunese viene insignita di un prestigioso riconoscimento. 'UN Podio Per Tutti', in questo caso anche per l'arte.
Donne sul podio – 'UN Podio Per Tutti', giunto alla 3°edizione, non intende essere un premio ma una menzione riconosciuta da donne a donne che matura attraverso la scelta espressa da un Comitato appositamente costituito e composto da donne che altrettanto si stanno distinguendo nella nostra società alla guida di aziende, amministrazioni, sodalizi, e altro. Il comitato organizzativo è composto da Donata Fantoni, presidente e amministratore delegato di Inda SpA, Caterina Palmieri, presidente Panathlon Varese, e Daniela Mendozza, sindaco di Caravate. Quest'anno la menzione speciale "UN Podio Per Tutti" è stato assegnato ad Anna Rita Sculli per 'l'impegno e la dedizione dimostrati nell'intraprendere attività educative e di volontariato a favore di giovani e portatori di handicap'.
Anche all'arte – Ogni anno il Comitato Promotore seleziona una scultrice a cui è affidato l'incarico di rappresentare in una creazione la propria idea di sintesi tra femminilità, solidarietà e sport, quest'ultimo nelle espressioni più legate alla socialità che alla competitività. Lo scorso anno l'artista scelta è stata Chiara Ricardi, che ha realizzato un'opera interamente in ottone cromato. Jessica Cappellari la prescelta di quest'anno, colei che meglio ha saputo esprimere la sinergia fra solidarietà, industria, arte e territorio; un segno che Donata Fantoni auspica possa continuare ad essere il punto di riferimento di esperienze e percorsi significativi.
di Jessica Cappellari
L'opera – Tre sono i materiali comunemente utilizzati dall'azienda INDA nella produzione di arredo per il bagno: ottone cromato, legno e vetro. Questi sono stati fedelmente utilizzati da Jessica per la sua scultura: 'Incontro d'amore'. Anche il titolo è strettamente connesso al progetto generale; è stato inserito l'acronimo di INDA, l'azienda promotrice. Partendo da un porta salviette tondo ad anello e rimodellandolo l'artista è stata capace di creare una scultura adatta al premio. L'opera doveva rispecchiare anche la femminilità, lo sport e l'ambito sociale. Un cerchio simbolo della donna, oltre che di accoglienza a ricordare il grembo materno; ma anche il cerchio olimpionico, per dare rilievo allo sport. Il cerchio non è chiuso completamente, ma viene concluso con un nastro di vetro dove è riportato il nome dell'opera. Il sostegno a parallelepipedo è in legno con la 'I' di INDA unito da una lastra di ottone che sostiene il cerchio sovrastante. Due elementi che si uniscono, che si avvicinano a sottolineare l'importanza della solidarietà a discapito dell'individualismo.