Tutto ha origine dove tutto ha fine, questo pare affermare il video di Judith Hopf (1969, vive e lavora a Berlino) che da vita a "! Hear Rings !", in corso presso Kaufmann Repetto a Milano.
Si va dalla creazione del cosmo sino alle ragnatele informatiche che tutto inglobano e catalogano.
A rendere pratica tale tesi concorrono le opere nei due ampi spazi della Galleria.
La compressa luminosità di tracciati led che dal soffitto calano sino a terra, con intenti ipnotici, tendono a dirigere lo sguardo in una unica direzione, imponendo ben distinti cromatismi.
Accanto, la fissità di alcuni serpenti, suona come imposizione, oltre che formale, anche di subalternità ad un pretere altro, non a caso dalle loro bocche fuoriescono pezzi di carta su cui sono stampate brani di mail e notizie, a dire come anche il mondo animale sia, sempre più, per mano dell'uomo, costretto in parchi "naturali" e soggetto a micro cip che ne segnalano abitudini e spostamenti .
Del resto a sua volta, anche la storia dell'uomo è costellata da fossati, barriere, muri, fili spinati.
La conseguenza di tale tensione storica e ciber – informatica è cristallizzata dall'artista nella sala seguente.
Pozzetti d'acqua, carrellini, braccia e piedi pietrificati denunciano una irreversibile immobilità, tanto che anche un pallone, depositario da sempre di libero gioco e di traiettorie dettate dalla spontaneità e dalla fantasia di chi lo calcia, assume nel contesto creato da Hopf una dolente e asettica staticità.
Judith Hopf – "!Hear Rings!"
Milano – Kaufmann Repetto, Via di Porta Tenaglia 7
Fino al 26 marzo
Orari: martedì- sabato 11-19,30
Milano – Kaufmann Repetto, Via di Porta Tenaglia 7
Fino al 26 marzo
Orari: martedì- sabato 11-19,30