L’odio fa molto rumore, ma ti accorgerai che è solo perché le persone che gridano sono poche e vogliono disperatamente farsi sentire.
Magari non riuscirai a fargli cambiare idea, ma se tieni a mente che non sei solo, vincerai tu.”

Con queste due frasi il romanzo di Klune si apre a una verità che spesso scordiamo.
Scrivere Fantasy apre molte porte e offre ponti per ogni via.
Questo romanzo appartiene alla categoria dei fantasy, solo?
Linus Barker è impiegato al dipartimento per la magia minorile dello stato.
Ligio al dovere, competente e con l’intera vita dedicata alla professione e al suo gatto, non possiede altro.

Tutto qui, una vita grigia, un appartamento scuro che per fortuna oltre a un divano logoro contiene un giradischi e molti dischi in vinile.
La musica è una scintilla per un fuoco che Linus non vuole e teme di fare ardere.
Perché cambiare?
I cambiamenti generano dubbi, creano sofferenza e non piacciono ai suoi superiori.
Un regime che rigetta non solo l’idea ma addirittura la parola Diversità.
Chi è differente alla legge, alla religione e al ben pensare è un nemico e bisogna aiutarlo emarginandolo in luoghi protetti.

I bambini in assoluto.

Bisogna denunciarli per sentirsi nel giusto e anche per denaro.
Linus è stato scelto per un compito top secret, dovrà recarsi su un isola remota, e stabilire se l’orfanotrofio diretto da un oscuro direttore, Arthur Pernassus, abbia i requisiti per restare aperto e usufruire dagli stanziamenti statali.
Lo Stato non ti lascia solo, tu non abbandonare lo Stato.

Linus non vuole partire, teme qualsiasi cambiamento, lui sa di essere differente dai suoi colleghi, dagli altri uomini e deve mantenere integra la corazza costruita giorno dopo giorno, pezzo dopo pezzo in quella mancanza di bagliori che è la sua vita.
Un’ordine è un’ordine, non ci si deve mai porre domande, si deve obbedire e partire, fortuna che saranno solo sette giorni.

L’orfanotrofio è costruito sul promontorio dell’isola e si affaccia sulla vastità del mare.
Il sole non è solo più luminoso ma è complice delle ombre, e i sei bambini ospiti della strutture non sono fuochi avvizziti in bracieri scordati.
Ognuno con una peculiarità mai incontrata prima, i documenti riportano addirittura l’esistenza del figlio dell’anticristo.
Impossibile.

Sono vivi, sono singolari e quindi diversi nella loro dolcezza e cattiveria.
Linus sarà pronto ad affrontare un mondo aperto, un mondo fatto di vera vita?
Vale davvero dedicare del tempo alle trecento novanta pagine, ci si potrebbe scoprire di avere sopra noi un cielo di ferro e sorriderne.

TJ Klune – “La casa sul mare” – Mondadori, pp.390, Euro 18

Castrenze Calandra