Attendendo l'autunno – A partire dal prossimo settembre il Codice Atlantico – la più ampia raccolta al mondo di disegni e scritti di Leonardo da Vinci, comprendente 1119 fogli raccolti in 12 volumi – sarà presentato al pubblico in originale. L'esposizione avrà luogo presso la Biblioteca Ambrosiana, dove il Codice è attualmente custodito, e nella sagrestia della Chiesa di S. Maria delle Grazie. Il nome del Codice, i cui fogli sono stati assemblati senza un ordine preciso, è dovuto alla monumentale dimensione delle pagine (64,5 x 43,5 cm). Al suo interno sono presenti diversi argomenti: anatomia, astronomia, botanica, geografia, matematica, meccanica, disegni di macchine, studi sul volo degli uccelli e progetti d'architettura.
Missione: sfascicolare – In queste settimane, a partire da un progetto elaborato dall'Istituto Centrale per il Restauro e la Conservazione del Patrimonio Archivistico e Librario (ICPAL) di Roma, si sta procedendo alla sfascicolatura dei 12 volumi che, a partire dagli anni '70, raccolgono i fogli del Codice vinciano. In tal modo, verrà garantita una più idonea conservazione di questo ingente patrimonio e se ne permetterà anche una maggior fruizione da parte di un pubblico più vasto, tramite mostre temporanee all'estero. L'operazione di sfascicolatura, condotta sotto la supervisione della Soprintendenza di Milano e sotto la cura della Soprintendenza Regionale per i Beni Librari, viene attuata dalle Monache Benedettine di Viboldone.
Nuovi ambienti – Il progetto di esposizione del Codice Atlantico – realizzato dalla Veneranda Biblioteca Ambrosiana, con il supporto della Fondazione Federico Borromeo e di comune accordo con i Frati Domenicani di Santa Maria delle Grazie – consentirà ai visitatori del Cenacolo di ammirare anche alcuni disegni del grande maestro toscano, nonché di rendere maggiormente nota la collezione pittorica e libraria dell'Ambrosiana. Nella storica Biblioteca, inoltre, si sta progettando un nuovo percorso museale, che consentirà al visitatore di ammirare, tra l'altro, la celebre Sala Federiciana, una delle più emozionanti biblioteche del mondo.
Studi e ricerche europee – Ma il 2009 – e buona parte del successivo – sarà sotto il segno di Leonardo da Vinci. Dal 25 giugno al 30 gennaio 2010, infatti, il Castello Clos Lucé (ultima dimora terrena del genio di Vinci) presenta la mostra "Leonardo da Vinci e la Francia". L'esposizione, curata da Carlo Pedretti, con la collaborazione di Laure Fagnart, vedrà anche il partenariato della Veneranda Biblioteca milanese. La mostra intende ricostruire la vita quotidiana dell'artista al Castello e ricostruire la storia dei suoi quadri e dei suoi codici. Davanti ai suoi padroni di casa, Leonardo traccia l'inventario delle sue opere artistiche e scientifiche, dei quadri, ma pure dei progetti di macchine e degli studi anatomici. Il 23 aprile 1519, il maestro detta il proprio testamento al notaio di Amboise, Guillaume Boreau, e poco tempo dopo si spegne nella propria stanza, il 2 maggio 1519. La mostra è accompagnata da un catalogo nato dalla collaborazione di numerosi studiosi, quali Sabine Frommel, Pascal Brioist, Pietro Marani.
Lomellina e dintorni – Più vicino a casa nostra, per tutto il 2009 e oltre, la figura di Leonardo da
da Leonardo
Vinci, che conobbe Vigevano e vi soggiornò, sarà il punto di incontro delle diverse risorse di questo territorio, rivelando l'aspetto più affascinate del maestro toscano: quello di "uomo nuovo" del Rinascimento che si interessava di acque, architettura e agricoltura. Iniziata ai tempi di Ludovico il Moro, la monumentale piazza di Vigevano rappresenta uno dei vertici urbanistico-spaziali del Rinascimento e si può legittimamente supporre che l'idea del complesso sia maturata nelle discussioni e nei progetti di Leonardo e Bramante. Al Castello Visconteo le due mostre "Le acque ducali, la villa Sforzesca, il Ticino" e "Leonardo: una mostra impossibile. L'opera pittorica di Leonardo da Vinci nell'epoca della sua riproducibilità digitale", apriranno il progetto "Leonardo e Vigevano". La prima rassegna culturale, ospitata dalla Seconda Scuderia del Castello, vuol testimoniare, attraverso filmati e ricostruzioni interattive, la presenza dell'artista a Vigevano e i lavori di ingegneria idraulica nella valle del Ticino per la costruzione della quattrocentesca villa Sforzesca. "Leonardo: una mostra impossibile", invece, presenterà le riproduzioni digitali dell'opera pittorica del maestro in un allestimento scenografico di grande suggestione ideato dalla RAI. Calendario degli appuntamenti e info su: http://www.leonardoevigevano.it/index.html