In continuo movimento – Tre cerchi molto grandi, uno per l'acqua, uno per il bosco e uno per l'aria. Un grande ambiente in cui lo spettatore diventa parte attiva, partecipa alla pittura nella quale si può immergere rimanendone avvolto e affascinato. Alessandro Papetti, grande artista contemporaneo torna a stupire e lo fa proprio nel centro della sua città. A Milano, a Palazzo Reale costruisce questa grande installazione pittorica che rimarrà aperta fino al 20 settembre. Una pittura fluida e dinamica la sua dove il supporto è movimento da pennellate lunghe e veloci. Il tema dell'acqua ritorna in Papetti che si è lasciato affascinare da questo soggetto in più occasioni dal 1998 in poi con quadri incentrati sull'idea del bagno di notte e con le grandi, suggestive piscine che ha esposto in numerose occasioni: quadri nei quali l'acqua, notturna o diurna, diventa un mezzo di straniamento, catapultando lo spettatore in una dimensione che non sembra più far parte del reale in senso stretto, ma piuttosto dei territori dell'inconscio e della memoria, della paura e del buio interiore.
Entrare nell'opera – "L'idea di questo ciclo di dipinti circolari", dice Alessandro Papetti, "nasce alcuni anni fa da un'esigenza particolare, quella di ripensare e di approfondire non solo la mia ricerca pittorica, ma la mia posizione e il mio atteggiamento nei confronti della stessa pittura. Questo ha significato mettere in discussione la certezza della consuetudine del ‘fare', così come l'abitudine a uno spazio pittorico definito o al modo di affrontare il dipinto. Da tutto questo è nata l'urgenza di trovarsi in una situazione meno convenzionale, ma dentro di essa, in uno spazio che potesse dilatare i suoi confini al punto da farmi sentire al centro di una differente quanto insolita situazione spazio-temporale. Uno spazio circolare come spazio pittorico differente, alternativo a quello tradizionale, dove, almeno concettualmente, non ci sia né un inizio né una fine, e dove il gesto pittorico possa rappresentare l'inizio del quadro ma, allo stesso tempo,
anche la sua fine. Non sapere dove iniziare, né in quale direzione procedere, è una possibilità. Chiudersi all'interno del cerchio, e non più fuori dal dipinto".
La parola al critico – "Papetti recinta la sua pittura e spinge astrazione e figurazione verso il figurabile. Dentro i tre gironi si svolge una felice dialettica tra la decisa circolarità della struttura e la vibrante manualità della pittura. Lo spettatore viene sottratto ad ogni contaminazione con l'esterno e posto al centro di ogni confronto, depurato da ogni contatto con immagini estranee a quelle create dall'artista. I tre gironi sembrano stabilizzare la volubilità figurativa e confermare i tre epicentri dell'arte, garantiti dalla presenza in transito del pubblico" scrive Achillo Bonito Oliva nel catalogo Skira che accompagna la mostra.
Il ciclo del tempo
ALESSANDRO PAPETTI
3 – 20 settembre 2009
Palazzo Reale – Piazza Duomo 12, Milano
Orari: lunedì 14.30 – 19.30; martedì – domenica 9.30 – 19.30; giovedì fino alle 22.30
Ingresso libero
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