L.O. – E' da poco uscito l'ultimo numero di Lombardia Nord Ovest, il periodico edito dalla Camera di Commercio, con la supervisione editoriale di Paolo Zanzi e incentrato, come è nella tradizione, su specifici aspetti peculiari del territorio di Varese. Anche la rivista, particolarmente elegante nella fattura, non poteva eludere l'appuntamento dell'anno, i prossimi mondiali di ciclismo. Attorno a questo fulcro tematico, i responsabili hanno voluto addentellare una serie preziosa di ragionamenti sulle eccellenze del territorio, declinati in precisi ambiti e settori.
Dedicato al turista-tifoso – Un numero, questo più di altri, dedicato al turista, al tifoso ovviamente che scalpiterà sui suoi sandali sulle strade della città e della provincia; ma in generale a tutti quei turisti, tifoso che nelle prossime settimane, si avvicineranno al Varesotto, stupendosi, l'auspicio, delle sue ormai note preziosità; il tasso di sviluppo, le eccellenze industriali, le amenità ambientali, paesaggistiche e quelle sportive, naturalmente.
Gli argomenti – Non manca, tra gli spunti – interessanti quelli di Stefania Radman sulla moda, quelli di Gianni Spartà sull'impresa locale, di Carlo Zanzi sulla Varese del pedale, quello di Francesco Cajelli sull'ambito aeronautico o di Mario Chiodetti sulla tradizione dei negozi storici – anche uno sguardo sull'arte, a cui si è voluto dare un taglio generazionale, andando a descrivere per somma sintesi alcuni protagonisti sotto la soglia dei quarant'anni.
La scelta – Scelti da Riccardo Prina e lo stesso Paolo Zanzi, gli artisti indicati per una breve escursione nel mondo dell'arte varesina più giovane sono: Chiara Ricardi e Paola Ravasio, Daniele Di Luca per la scultura; Anna Sala, Stefano Medaglia e Andrea Mattoni per la pittura; Chiara Dattola per l'illustrazione, Marco Introini e Sergio Pitamiz per la fotografia. Potevano essere anche altri, potevano essere di più: figure che, tuttavia, ciascuna nel proprio ambito, hanno mostrato di avere un percorso, una solidità di ispirazione e una continuità che fa sperare. Come si fa presente nel testo: criteri opinabili, ma alcune oggettività fondate. E, per altri versi, qualche mozione d'affetto.