Arte a quattro ruote – Un genere molto specifico quello a cui Giorgio Benedetti si è votato nella sua impresa artistica: arte "automobilistica" che fa rivivere sulla tela i motori più famosi che hanno segnato la storia d'Italia. Da Busto Arsizio le sue opere hanno preso il largo e stanno raccogliendo un seguito non indifferente, da appassionati dei motori, ma anche dell'arte. L'artista ha recentemente esposto sue opere a Mantova con la "On the road art gallery" di Gallarate e sabato 27 giugno è stato premiato "artista dell'anno 2009" dall'ArteExpò Promotion di Cesenatico. Prossima tappa il museo Dante Giocosa della Fiat 500 a Garlenda (SV). Ma se tanti sono i riconoscimenti fuori casa, in provincia l'artista lamenta una certa disattenzione nei confronti dei giovani talenti. Ne parliamo con lui:
L'abbiamo lasciata che esponeva le sue opere al Colombo Caffè di Busto Arsizio. Nel frattempo di strada ne ha fatta. Ci racconti:
"Sì, dopo la mostra a Busto Arsizio ho coltivato un po' di contatti anche fuori dalla provincia. In particolare ho esposto in diverse occasioni con lo studio Art-Expò Promotion di Mariarosaria Belgiovine: a Febbraio presso l'hotel di Porto Venere con la collettiva 'Luci e colori nell'arte', a Marzo al 'Venice Art Fair 2009'. In seguito ho partecipato alle mostre itineranti della On the road art gallery di Gallarate e proprio negli ultimi giorni si è conclusa la tappa a Mantova. La mia passione per i motori e per tutto ciò che li circonda mi ha catapultato nel mondo dell'arte e per me è molto lusinghevole vedere apprezzato il mio così peculiare genio artistico.".
E infine è arrivato anche un premio. Di cosa si tratta esattamente?
"Ho partecipato alla manifestazione 'Artista dell'anno 2009' organizzata sempre da Art-Expò che in questi mesi ha seguito un po' il mio lavoro. Tra i numerosi partecipanti, provenienti anche dall'estero, io sono stato selezionato insieme ad altri artisti, dopo un'accurata valutazione della giuria. Ora le nostre opere saranno esposte per un paio di mesi presso gli hotel New Bristol e Miramare di Cesenatico. Alla manifestazione sono intervenuti il sindaco di Cesenatico, il sindaco di Fusignano, il presidente di Welcompany, il gallerista Walter Albonetti, il critico francese Gerard Argelier, il critico Giorgio Falossi, l'editore di Effeci Edizioni d'arte Francesco Chetta, e la prof. Alessandra Rossetti".
Cosa l'ha colpita maggiormente di questa premiazione?
"Ovviamente per me è stata un'enorme soddisfazione. Sono consapevole di muovere i primi passi in questo mondo per me ancora nuovo dell'arte e questi riconoscimenti mi stimolano a proseguire su questa strada. Ho potuto constatare di essere l'unica presenza dalla provincia di Varese e sono rimasto molto stupito del fatto che il sindaco di Roma Alemanno ha contattato i vincitori del premio provenienti dal Lazio. Ecco la cosa mi ha fatto riflettere".
Si è sentito forse poco appoggiato dal suo territorio?
"In effetti sì. Ripeto, io sono solo agli inizi, non parlo solo per me, ma per i tanti talenti che ci sono e sono spesso poco valorizzati. In fondo quando esponiamo in giro per l'Italia portiamo oltre che le nostre opere anche il nome della città da cui veniamo. Io sono fiero di provenire dalla provincia, ma dall'altra parte non vedo la stessa attenzione nei confronti di chi, a piccoli passi, fa muovere l'arte, dalla provincia verso orizzonti più allargati".
E infatti è già pronto per una nuova esperienza, giusto?
"Sì, da luglio alcune mie opere saranno presenti al museo Dante Giocosa della Fiat 500 a Garlenda (SV). Per me questo è un onore immenso. Quando a Gennaio mi arrivò l'invito del presidente del museo rimasi particolarmente colpito, perché abituato a dipingere bolidi di ben altra cilindrata. Mai mi sarei immaginato di accendere la passione per l'utilitaria più amata dagli italiani".