Fino al 9 Luglio la Civica Galleria d’Arte Moderna di Gallarate ospiterà una retrospettiva delle opere di Gianni Bertini (Pisa, 1921) a cura di Luciano Caramel, critico e storico dell’arte e della direttrice della Galleria Emma Zanella. La sede, già nota per il suo notevole archivio, in quest’occasione si fa spazio di ricostruzione di un movimento importante nato nell’anno 1948, il Movimento dell’Arte Concreta, cui Bertini aderì proprio all’inizio della sua carriera.
L’esposizione organizzata in modo cronologico ci accompagna per mano in un escursus a documentare l’operato dell’artista dal 1947 al 1953. Un viaggio tra un centinaio di opere che ben descrivono l’opera di un’artista che ha attraversato il suo tempo recapitando il meglio. Le opere degli esordi i Segnali e i Gridi del 1947 sono caratterizzati dall’uso della tecnica mista del collage di gusto prossimo al New Dada e alla Pop Art, dove su superfici rubate campeggiano pitture e oggetti, parole, chiodi e borchie.
Dal 1948 inizia il suo periodo di appartenenza al Movimento dell’Arte Concreta a Milano, insieme a grandi nomi come Dorfles, Munari, Soldati portatori della bandiera “della forma colore e sintesi dell’arte”. Una piacevole attenzione è stata riservata all’approfondimento, nella sala completamente dedicata alle opere di proprietà della Galleria di alcuni artisti apparenti al movimento. Questo periodo che andrà dal 1949 fino 1951 è contraddistinto dall’uso di una ridotta tavolozza di colori, spesso bicolore e da uno stile grafico fatto di linee e forme geometriche, cerchi concentrici, composizioni astratte, intitolate Composizioni e Scomposizioni.
Successivamente l’approccio cambia, abbandonato il movimento si trasferisce Parigi e si converte all’informale si abbandona ai colori in libertà ad una pittura fatta di colore schizzato, lasciato colare, lasciato al caso. Negli anni seguenti il mondo intorno a Bertini cambia e si trasforma il suo stile. Interessante come quest’artista abbia lasciato una traccia dei suoi anni, un segno dei tempi che cambiano, delle idee, dei mezzi che si evolvono.
Ancora oggi Gianni Bertini continua il suo lavoro con l’ausilio di tecniche digitali. Una mostra da non perdere, correlata di un ricco catalogo. Un occasione per apprezzare l’interessante patrimonio della Galleria Civica, per sentire odore di altri tempi e per conoscere un artista dentro al suo tempo che ha cavalcato l’onda ed è saputo essere rappresentante e portatore dello stile
Gianni Bertini opere 1947-1953
7 maggio – 9 luglio 2006
Gallarate
Civica Galleria d'Arte Moderna
A cura di Luciano Caramel e Emma Zanella
Chiuso lunedì
ingresso gratuito
tel. 0331-754444
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www.gam.gallarate.va.it