Simbolo della FreraSimbolo della Frera

Leggere la storia non solo sui libri – Lla storia la si studia sui libri solitamente, la si vive senza accorgersene talvolta, ma spesso risulta cosa noiosa e la si percepisce lontana. La lettura, invece, attraverso i manifesti, i materiali di comunicazione, la pubblicità e per meglio dire la grafica pubblicitaria la rende insolitamente gradevole, sia agli occhi, sia alla comprensione. Ecco l'idea di Sara Russino, Alessia Alberti e Marco Mancosu, che fa da sfondo a questo interessante viaggio: raccontare l'incredibile vitalità dell'industria motociclistica lombarda tra la fine dell'800 e gli anni '50 del Novecento attraverso i manifesti pubblicitari e non solo.

Dalle origini – Il percorso della mostra si snoda, infatti, con le origini della motocicletta come invenzione e rivoluzione dei trasporti nei primi anni del ‘900 e allora, quale sede migliore per una mostra dedicata alle moto di Lombardia, se non quella di Tradate, dove si trova il Museo della Motocicletta Frera, che è stata la prima moto industriale italiana. Corrado Frera fondò la società anonima Frera nel 1904 e gli stabilimenti avviarono la loro attività l'anno successivo nello stesso luogo e, possiamo dire, edificio dove ha sede il Museo e la nuova Biblioteca Civica. L'adiacenza della mostra con il Museo, che si propone anche come Polo Culturale, rende rilevante e unico il valore della stessa. L' intuizione di Corrado Frera fu quella di applicare il motore a scoppio al telaio di una bicicletta e da lì iniziò la sua avventura, che conquistò il mercato delle moto e dei motocicli per tutti gli anni Venti ed oltre.

Corrado FreraCorrado Frera

L'intuizione vincente – Egli comprese anche la necessità di comunicare i pregi e le virtù del trasporto rivoluzionario della motocicletta, che produceva e promosse delle campagne pubblicitarie di notevole spessore grafico. In esposizione, infatti, si possono ammirare originali o riproduzioni di tali manifesti, nei quali si riflettono gli stili dell'epoca, floreale, liberty, art-deco, nella grafica, ma si possono trovare anche le firme di artisti che hanno prestato in quegli anni la loro creatività alla pubblicità, realizzando più di un manifesto pubblicitario per più case motociclistiche. Per la moto Frera, ad esempio, Boccioni firmò la copertina sulla "Rivista Mensile del Touring Club" del numero di aprile del 1908 dove prevale una equilibrata eleganza nella resa delle figure, tranne quella della bambina in primo piano, il cui abito è mosso dall'aria vorticosa della moto che sfreccia veloce in secondo piano.

Il volano dei committenti – Si pensi agli artisti Futuristi, esponenti di quel particolare periodo così affascinati dalla velocità, dall'energia, dalle macchine, dai veicoli su due ruote e dalle macchine volanti. La provincia di Varese fu la culla di questa industria nascente ed coinnvolse e fece da "volano" allo sviluppo delle agenzie pubblicitarie, che in quegli anni stavano emergendo come elementi

Copertina di BoccioniCopertina di Boccioni

necessari e propulsori del mercato non solo motociclistico. Basti pensare alle campagne pubblicitarie di alto valore artistico e grafico promosse da Olivetti, Rinascente, Pirelli. Nelle sale della mostra si susseguono manifesti d'autore di Dudovich, Maga, Codognato, che firmò sei campagne pubblicitarie della moto Frera, Boccasile, secondo un ordine cronologico, fino agli anni Cinquanta, quando la moto da mezzo di trasporto diventò anche e soprattutto utilizzata per il tempo libero.
Nomi che hanno fatto la storia – Una carrelata di manifesti pubblicitari, volantini, cataloghi, pagine pubblicitarie tratte da riviste d'epoca, targhe smaltate, gadget promozionali e foto storiche illustrano sotto i nostri occhi la vita di 300 marchi e di 43 case di produzione, note e meno note, come Bianchi, Frera, Guzzi, Gilera, Ganna, MVAgusta. Nomi che hanno segnato la storia e l'evoluzione del mondo delle due ruote legato ad una dimensione artigianale alle origini e industriale poi, tanto che ancora oggi alcuni case di produzione sono ai vertici del settore come la fortunata avventura di Edoardo Bianchi.
Un viaggio nella storia della moto lombarda, ma soprattutto un viaggio a ritroso nella storia dei costumi e della loro evoluzione nella società civile del secolo appena trascorso.
 
Moto di Lombardia
dal 24 novembre al 30 marzo 2008
Centro Culturale Frera – Sale esposizioni
Inaugurazione sabato 24 novembre 2007 ore 17.30
Orari: Martedì, Mercoledì, Venerdì  15-18; giovedì 16-22; sabato 10-12/15-18; domenica ore 15-18
Via Zara 37, Tradate (Va)
www.comune.tradate.va.it