Flavio Arensi
Invito a Palazzo – Allestita in un Palazzo storico nel centro di Orta San Giulio (NO) la mostra Reportrait di Gianni Berengo Gardin accoglie i turisti che accorrono numerosi in questa splendida località del novarese. Un omaggio in grande stile a uno dei padri della fotografia italiana del secondo dopoguerra. Amato in Italia e all'estero, persona umile e schiva ma affabile, si presenta all'inaugurazione con la sua macchina fotografica al collo. Nell'articolato percorso espositivo sono riproposti i legami e gli intrecci intercorsi nella movimentata e produttiva attività del fotografo d'origine ligure. Classe 1930, Gianni Berengo Gardin ha lo spirito del pionire; la mente di chi ha visto molto ma ha ancora tanto da dire. Una voglia di comunicare tradotta con intensità attraverso i suoi scatti. Lucie Award alla carriera nel 2008 – il premio Nobel della fotografia – Berengo Gardin presenta una nucleo cospicuo di scatti, in gran parte inediti, che raffigurano alcune delle più rileventi personalità della cultura del Novecento.
I personaggi famosi – da Umberto Eco a Federico Fellini, da Giuseppe Ungaretti a Pier Paolo Pasolini – si mescolano alle conoscenze fatte 'sul campo'.
F. Arensi e G. Berengo Gardin
Sinergie – Un complesso lavoro di organizzazione ed un progetto studiato a più mani vede coinvolti oltre all'Amministrazione di Orta gli esecutori materiali: l'equipe dell'Associazione Culturale Overview capitanata da Luca Caramella e Valeria Grippa e il critico Flavio Arensi, motore dell'iniziativa e testimone di un legame raro tra artista e curatore. Un dialogo inaspettato si crea anche tra gli scatti e lo spazio espositivo dove alla fotografia è abbinata anche la scultura. Nelle sale del Settecentesco Palazzo Penotti Ubertini si inseriscono alcune opere di Mimmo Paladino, importante scultore al quale la cittadina lacustre dedicherà un'ampia personale nel mese di settembre. Scrive Arensi nel testo in catalogo: "Questa mostra e il relativo libro, il duecentodecimo della lunga carriera di Gianni Berengo Gardin, rappresentano un unicum perché per la prima volta mostrano persone celebri del mondo della cultura, e non persone comuni (…) Ci troviamo dentro un lungo racconto degli ultimi cinquant'anni di storia i cui protagonisti sono i grandi personaggi dell'arte, del cinema, della letteratura e della musica, incontrati e fotografati – quasi per caso – da uno dei più autorevoli reporter del mondo".
Ricordi immediati – "E' una mostra nata qualche anno fa", spiega Arensi all'inaugurazione, " si sente il sapore del lavoro di Gianni. Berengo Gardin è un reporter, non un artista (…) riesce a conoscere il risultato dell'immagine già racchiuso in uno scatto". Continua Arensi: "Mi viene in mente una frase di Giovanni Testori che diceva: 'La realtà è un indirizzo infallibile'. Credo che il grande pregio di Gianni sia anche questo".
Immagini rigorosamente in bianco e nero, senza ritocchi e manipolazioni digitali: la realtà è la vera protagonista della scena creata dal fotografo.
"Sono persone che ho conosciuto e frequentato nel corso della mia vita", ci dice Gardin, "gli scatti sono stati fatti in situazioni diverse. Sono amici, colleghi, persone che conosco o conoscevo".
Si riscoprono, tra le cento fotografie esposte, i volti di chi ha 'riempito' i libri di storia, di chi ha contribuito a formare la storia della letteratura, dell'arte, del teatro. Un omaggio alla grande fotografia d'autore e una conferma alla potenza della realtà.
Il ricordo di vite diverse racchiuse in uno scatto.
Reportrait – Gianni Berengo Gardin.
Il padre della fotografia italiana
fino al 18 ottobre 2009
Palazzo Penotti Ubertini
Via Caire Albertoletti
Orta San Giulio (NO)
Orari : (23 maggio – 14 settembre 2009) da lunedì a giovedì 10.00 – 22.00; da venerdì a domenica 10.00 – 23.00; martedì chiuso.
(15 settembre – 18 ottobre 2009)
da lunedì a giovedì 10.00 – 19.00; da venerdì a domenica 10.00 – 23.00; martedì chiuso.
Biglietti: intero 7 €; ridotto 5 €
Catalogo: Allemandi
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