Scenografo – Marco Muzzolon è da 17 anni scenografo per il milanese Teatro del Buratto e si caratterizza, in sincronia con la compagnia, per una linea sobria ed essenziale. Da un po' si dedica anche a installazioni artistiche autonome, che nascono da oggetti della vita quotidiana capaci di farsi raccontatori di storie.
Omero in cassetto – Nell'ultima sua creazione ha usato vecchi cassetti, nel numero di dieci, per mettere in scena alcuni personaggi ed episodi famosi dell'Odissea di Omero. Il mare nel cassetto s'intitola l'installazione che, su un letto di sabbia, occupa lo spazio – per il vero un po' angusto – al secondo piano del Teatro del Popolo di Gallarate.
Il bazar del mare –Per "raccontare" le dieci stazioni del viaggio di Ulisse Muzzolon si è servito di oggetti – legni, ferri, conchiglie, corde, pietre, vecchi dischi, jute – recuperati da una peregrinazione reale e immaginaria sulla spiaggia del mare.
Mito reinventato – Il mare stesso racconta senza fine le sue storie, lasciandone tracce diverse sulle rive. Muzzolon le ha raccolte e assemblate per dare al racconto omerico una forma scabra, analogica e intensamente poetica. I cassetti giacciono aperti, fuoriesce un contenuto mitico, tra le scritte sulla sabbia e una voce che decanta in greco i versi omerici tradotti dallo scenografo in piccoli teatri di cose povere ma potenti, luci, percezioni.
Opera aperta – L'autore ha selezionato alcuni episodi – le maghe che Odisseo incontra, le Sirene, Scilla e Cariddi, Polifemo, Penelope-Itaca, il viaggio ai morti – noti ma non usurati, ad esempio ha evitato il Cavallo di Troia. Il suo discorso è aperto a ulteriori sviluppi, aggiunte, modifiche, perchè concepisce l'opera come intervento aperto, narrazione viva e non imbalsamata.
Interazione – Muzzolon avrebbe anche desiderato un maggiore coinvolgimento del pubblico nell'installazione, pensata come le tappe di un percorso, dunque lo spettatore dovrebbe potersi muovere fra i cassetti e toccare la sabbia, lasciarvi un segno. Ciò che non è semplice, dato lo spazio esiguo a disposizione e il divieto classico di entrare in contatto con l'opera d'arte.
Le sedie fabulanti – In precedenza, l'artista ha realizzato un lavoro sulle favole tradizionali usando le sedie come luogo e personaggio della narrazione, sempre in chiave analogica rispetto al testo.
Itineranti – Queste opere hanno una funzione socializzante e un fascino comunicativo che le rende itineranti, dispositivi per moltiplicare gli echi di una narrazione che i più conoscono ma che non ha mai esaurito la sua malia. Vero miracolo del mito, delle favole e della vera arte.
IL MARE NEL CASSETTO
Installazione di Marco Muzzolon
dal 14 al 22 giugno 2007
Teatro del Popolo, Gallarate