Tindaro Calia
Qualcosa di nuovo – 'Vi lascereste guidare in un viaggio dove non conoscete l'arrivo?' E' quanto si legge sulla locandina dell'incontro previsto per domenica 5 aprile nella Scuola dell'artista Mara Lorenzini. Da tempo si sono susseguiti diversi ospiti, ultimo dei quali Emanuele Vittorio, che, hanno letto l'opera d'arte secondo vari punti di vista. Hanno creato un percorso di conoscenza, da qualcosa di concreto, il quadro, seguendo una strada nuova per arrivare alla scoperta di realtà differenti. L'obiettivo di tali incontri, voluti da Mara Lorenzini, per diversificare, in parallelo alle lezioni artistiche, la visione culturale degli allievi, è quello di fornire gli elementi di base per scavare oltre la superficie pittorica e oltrepassare il linguaggio puramente visivo. L'artista che guida gli ospiti in questo viaggio è il milanese Tindaro Calia.
Come musica – Partendo dall'analisi degli elementi formali dell'opera stessa, i colori, le forme, le dimensioni, lo spazio, la lettura si fa più profonda, dando a un valore a questi elementi fondamentali per capire il livello successivo. Gli elementi di base del linguaggio, hanno diverse funzioni, da quella culturale, estetica fino a quella che va oltre rispetto all'immagine fine a sè stessa. "Le opere hanno un valore pari a quello della musica, senza dover fare espressamente riferimento all'immagine", spiega Dalia. Ogni dettaglio deve essere superato, compreso nel suo significato, letto nella sua valenza specifica. "Per esempio la raffigurazione delle mani, è usata da alcuni artisti come veicolo di qualità formale, come elemento espressivo", solo uno dei molteplici esempi possibili individuati dall'artista Tindaro Calia. Di fronte al pubblico alcuni esempi artistici del passato fino al XX secolo. Ascoltare e guardare per scovare la capacità di tradurre la formalità dell'opera in convinzioni, concetti culturali.
Il musicista – Nato a Segrate, dove ancora oggi vive e lavora, Calia divide il suo tempo tra la passione per la pittura e quella per l'insegnamento, che l'ha portato in cattedra anche, anni fa, al varesino Liceo Frattini. Un esordio espositivo nel '79, scelto da Mario De Micheli per una mostra alla Fondazione Corrente. Segna significativamente la sua carriera, la lunga collaborazione con il regista teatrale Giorgio Streheler. All'attivo numerose mostre personali e collettive, in parallelo alla collaborazione che si instaura dal 1999 con la Galleria Armanti di Varese.
'Il linguaggio delle forme. La funzione estetica di una configurazione. I contenuti ed i valori tecnici nella pittura figurativa', a cura di Tindaro Calia
5 Aprile 2009, ore 10,00
presso La Scuola d'Arte Lorenzini
in Via Morazzone, 60
Gazzada Schianno (VA)
Numero chiuso di partecipanti, prenotazione obbligatoria. Costo € 20,00
Info e prenotazioni: Mara Lorenzini
Cell: 347 / 17 52 627
www.maralorenzini.it
Info sull'Artista: www.tindarocalia.it