Tradizioni di famiglia – Figlia d'arte, sorella d'arte. Elisabetta continua a portare avanti la affiatamento della famiglia Pieroni per l'arte, la condivisione con prospettive creative anche quando non sono il primo e vero e proprio lavoro dell'esistenza. Come è per il fratello Mariano, artista nell'arte del soffiare nel vetro, in officina, di giorno, creatore di mondi fantastici nel tempo che dedica alle sue passioni artistiche. Come, tuttavia, non è per il padre Mariano, pittore di nobile formazione, scultore, formidabile narratore in ceramica, ma capace anche di superare i confini espressivi tradizionali.
Arte naturale – Elisabetta, giovanissima, più del fratello ha scelto la via 'conservativa' della ceramica. Apprendendo dal padre le tecniche e la consuetudine con il gesto del plasmate, un'atmosfera che tiene conto di un'aura di pacata serenità, fiducia nella descrizione 'naif', se vogliamo, nella ricerca di simboli immediatamente leggibili e comprensibili nella loro natura. Gli elementi vegetali, il concetto di casa, il sole, la luna, un cotè fiabesco che ancora rivela la purezza delle intenzioni e un approccio all'arte non contaminato da tensioni intellettualistiche.
La mostra – Se ne è avuta prova, recentemente, in una mostra allestita presso l'oratorio Giovanni Paolo II di Solbiate Olona, dove la famiglia Pieroni ha casa e studio. Pezzi in ceramica, che denotano una capacità fabrile ormai consolidata dal tirocinio domestico, una soffusa dmensione di serenità e di armonia, di risultati estetici inseguiti e raggiunti, senza affanni. Con letizia.