Ultima messa per San Biagio – Sarà una messa speciale quella di sabato a San Biagio sopra Cittiglio, la piccola chiesa che da anni è oggetto di importanti restauri e che sta per accogliere i fedeli per una ultima cerimonia: quella che si celebrerà sull'antico altare ritrovato con gli scavi. Ultima cerimonia perché, con il posizionamento del nuovo pavimento, questo reperto antico, collocato agli antipodi dell'altare odierno, verrà tolto dalla vista del pubblico. Un evento affascinante a decisamente pregno di significati storici e simbolici e anche un'ultima occasione per vedere l'aspetto "archeologico" di San Biagio, prima che venga coperto per restituire la Chiesa al culto.
Come ti restauro San Biagio – Ventidue anni di lavori e impegno stanno per arrivare al termine, questo grazie agli "Amici di san Biagio", gruppo nato per dar vita a una campagna di restauri. La posa del pavimento è l'ultimo tassello di un puzzle fatto di impegno e di aiuto reciproco, di raccolta fondi e di confronto con progettisti e Soprintendenze che ha portato alla rinascita di questo importante santuario della Valcuvia. Ma cosa deve fare chi voglia provare a far rinascere un monumento?
Antonio Cellina, presidente dell'associazione cittigliese, ci ha raccontato quanta energia e impegno richiede la volontà di restituire al presente la bellezza di un luogo d'arte.
Amici grazie a San Biagio – Un grande lavoro di raccolta fondi soprattutto, una lunga strada di amore verso i propri monumenti e il territorio: grande pazienza e passione è servita per seguire tutti i lavori sempre premiata però dall'emozione delle continue scoperte degli archeologi. Un impegno costante è servito per seguire i dettagli dei progetti, per raccogliere fondi attraverso feste come la "gnoccata di San Biagio", per cercare sponsor e finanziamenti importanti, come quelli provenienti da alcune fondazioni private e da istituti bancari. Un lavoro di pubbliche relazioni che ha avuto anche il pregio di far conoscere la chiesetta ad un pubblico vasto e di cementare i legami di un gruppo di cittadini. Un'esperienza che, se ripetuta per ognuno degli innumerevoli monumenti italiani che necessitano di aiuto, sarebbe sicuro stimolo per una crescita culturale e civile del paese.