Dopo sette repliche e altrettanti sold out su palcoscenici della provincia e al Palazzo dei Congressi di Lugano, il musical “La Bella e la Bestia”, nell’allestimento della Compagnia teatrale San Luigi di Gavirate, approda al Teatro di Varese dove andrà in scena domenica 17 marzo, alle ore 17.
L’evento è stato promosso dall’Associazione Con Andrea di Gavirate, dalla Sezione provinciale dell’Associazione nazionale alpini e da Roda, in collaborazione con il Comune di Varese, con la Parrocchia di Gavirate e con il patrocinio della Provincia e della Fondazione comunitaria del Varesotto.
Prosegue così un’esperienza educativa avviata da alcuni anni a Gavirate e, che, nel tempo, ha consentito di sostenere numerose opere sociali, assistenziali, di cura e di carità.
L’incasso della data varesina sarà destinato al progetto “Spazio vita” dell’Unità Spinale Unipolare dell’ospedale di Niguarda.
L’allestimento di questo musical, alla cui notorietà ha contribuito su scala mondiale il film d’animazione prodotto dalla Walt Disney, ha coinvolto oltre sessanta attori, cantanti e ballerini, tutti protagonisti. La compagnia è infatti composta da bambini, adolescenti e giovani di Gavirate e dei centri vicini, seguiti da professionisti, educatori e da un gruppo di adulti che si sono resi disponibili per la realizzazione di costumi, per l’allestimento delle scenografie e di quant’altro servisse per accendere i riflettori sullo spettacolo. Il progetto è molto stimolante per la ricchezza della storia, per i valori che essa racchiude, per le musiche e le coreografie. I ragazzi lo hanno affrontato con prove e incontri settimanali, in un cammino educativo di crescita umana e artistica, tesi a cogliere il significato della loro giovinezza e alla possibilità di contribuire alla costruzione di un bene per tutti.
Spazio Vita è un progetto nato dalla comune volontà dello staff dell’Unità Spinale Unipolare dell’Ospedale di Niguarda, di Aus Niguarda Onlus e di Asbin, due associazioni che operano a sostegno dell’ Unità Spinale. La costruzione del centro Spazio Vita ha come obiettivo quello di assicurare a chi riporta una disabilità a causa di una lesione del midollo spinale, o nasce affetto da Spina Bifida, il supporto e le informazioni utili e necessarie per reinserirsi nel tessuto sociale e per recuperare, nonostante la limitazione fisica, la piena consapevolezza del proprio valore di persona umana.
Testimonial dell’opera, che sarà avviata in primavera, è Luca Barisonzi, primo caporal maggiore degli Alpini, gravemente ferito in Afghanistan nel gennaio 2011 e che al Niguarda ha seguito il percorso di riabilitazione.
Sono trecento ogni anno le persone con lesione al midollo spinale che compiono percorsi di cura e di riabilitazione nell’unità operativa specialistica dell’ospedale milanese e quattrocento i bambini con Spina Bifida seguiti in ambulatorio fin dalla nascita. Nel centro Spazio Vita (cinquecento metri quadrati direttamente collegati all’Unità Spinale) troveranno spazio tutte le attività socio integrative del percorso di riabilitazione per i pazienti ricoverati e per persone para tetraplegiche e con Spina Bifida esterne. Qui verranno realizzati laboratori artistici e artigianali, musicoterapia, Pet Therapy, laboratori di informatica di base e avanzata, sportelli informativi delle associazioni, spazio gioco e aula studio per i ragazzi, sale per convegni e incontri, sale per i colloqui dello psicologo e dell’assistente sociale con i pazienti e i loro famigliari.
Molte iniziative sono già state avviate all’interno dell’Unità Spinale, ma sono fortemente limitate oggi dalla carenza di spazi e di ambienti adeguati. Il centro Spazio Vita permetterà di accogliere le richieste di tutte le persone che vogliono frequentare le attività.
Clara Castaldo
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