1PRE-1-1-300x225Milano – Il detto comune “Mai dire mai” si è ammantato per la città di nobile levatura artistica. Non era  mai accaduto che la Tate si privasse in un solo colpo di due gioielli quali “Opehlia” di John Everet Millias e “Lady of Shalott”, di John William Waterhouse.

Il colpo è riuscito a Palazzo Reale con “Preraffaelliti. Amore e desiderio” in collaborazione con Tate e a cura di Carol Jacob.

Le 80 opere in mostra narrano la straordinaria creatività dei 18 artisti che hanno dato vita a un movimento nato a metà del 1800 sullo sfondo della società vittoriana mettendo in atto moti culturali lontani dalla retorica precostituita delle accademie come dalle regole pittoriche di Raffaello.

1PRE-2-e1566232174896-300x234Tali premesse esplicitano il nome che loro stessi si sono attribuiti.

Tra questi va ricordato Dante Gabriel Rossetti, intellettuale e patriota italiano affiliato alla Carboneria e costretto, per tali scelte, all’espatrio a Londra.

Mito, bellezza, utopia, introspezione psicologica di comuni figure femminili ma anche di divinità e figure classiche percorrono i lavori dei Preraffaelliti, tra queste Paolo e Francesca ed in maggior misura alcune protagoniste di commedie shakespeariane.

1PRE-3-300x225Ma il ruolo della star tocca al dramma virginale di “Ophelia”, la cui silhouette avvolta dalle acque appare delicatamente ricoperta di fiori.

L’espressività dei volti e le posture dei corpi animano  in toto la ricerca pittorica dei Preraffaelliti.

Gli sguardi definiscono l’animosità, a volte trattenuta, delle passioni.

Le mani, indicano luoghi, accolgono oggetti, tradiscono ansie, speranze, desideri e nel loro contorcersi, controllate passioni.

 

Preraffaelliti. Amore e desiderio – Milano, Palazzo Reale. Fino al 6 ottobre. Orari: lunedì 14,30-19,30. Martedì’, mercoledì, venerdì e domenica 9,30-19,30. Giovedì 9,30- 22,30. Biglietti: intero 14 Euro, ridotto 12 Euro.

 

Mauro Bianchini

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