La città come proiezione storica, politica, sociale ed estetica. E’ quella presentata dall’artista ucraina Oksana Mas nella sua esposizione visitabile al museo Maga di Gallarate fino al sette di gennaio. Spiritual Cities il titolo della mostra curata da Kristina Krasnyanskaya e Sandrina Bandera. Una cinquantina di opere che indagano il tema della città, attraverso colori – forme – elementi pittorici e installativi.
 Il concetto di pace il filo conduttore. L’artista – che ha rappresentato l’Ucraina alla cinquantaquattresima edizione della Biennale d’Arte di Venezia – immagina una città del futuro, dove tutte le religioni possano convivere pacificamente, permettendo l’incontro e il confronto tra culture.
Con il progetto Spiritual Cities, Oksana Mas si dedica profondamente allo studio delle diverse culture architettoniche, in relazione ai più moderni aspetti tecnologici. La rappresentazione di moschee, cattedrali, chiese e sinagoghe, diventa un’imponente opera d’arte, capace di creare uno spazio spirituale unico, volto ad abbracciare tutte le ideologie, tutte le religioni.
Cos’è la spiritualità, oggi? In che posizione si trova la religione nella nostra società? Qual è la causa delle guerre religiose in quest’epoca, caratterizzata da mondi virtuali e da relazioni a distanza? Queste sono alcune delle domande che l’artista si pone, e alle quali cerca di trovare risposta attraverso sue opere. 

Ad ospitare alcuni lavori dell’artista, anche il Terminal Uno di Malpensa, che si trasforma così da luogo di passaggio a crocevia di emozioni – ricordi – sensazioni.

 

Debora Banfi